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14 marzo 2016

RIAPRE DOPO 50 ANNI LA CRIPTA DEL SANTO SEPOLCRO

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MILANO - VENERANDA BIBLIOTECA AMBROSIANA

DOPO CINQUANT’ANNI RIAPRE
LA CRIPTA DELLA CHIESA DEL SANTO SEPOLCRO

Dopo cinquant’anni, ritorna a essere patrimonio della comunità, la cripta della chiesa del Santo Sepolcro, straordinario monumento artistico e archeologico nel cuore dell’antica Milano, vero fulcro della civitas romana che san Carlo Borromeo definiva l’ombelico della città e che Leonardo da Vinci, in una mappa del Codex Atlanticus, indicava come il vero mezzo di Milano, e attualmente compreso nell’area urbana, tra piazza Pio XI, piazza San Sepolcro e via della Zecca, è posta a fianco del complesso architettonico che comprende la Biblioteca Ambrosiana.
La prima fase dei lavori di intervento, iniziati all’inizio del 2015, su progetto di Gaetano Arricobene, hanno ricevuto il patrocinio e il contributo del MiBACT, il patrocinio e il contributo della Regione Lombardia, il contributo della Fondazione Cariplo.
Leonardo da Vinci, affascinato dalla bellezza e dal valore simbolico del sito, nel tracciare la sua pianta di Milano ‘a volo d’uccello’, prese come centro proprio il tempio di San Sepolcro.
La sua genesi risale al 1030 quando, un monetiere di Milano, di nome Rozzone, fece erigere sull’antico foro romano una chiesa che l’arcivescovo Ariberto d’Intimiano consacrò solennemente alla Santissima Trinità.
Dopo la riconquista di Gerusalemme, l’allora arcivescovo di Milano, Anselmo IV da Bovisio, il 15 luglio 1100, cambiò la dedicazione in chiesa del Santo Sepolcro.
A rafforzare questa titolazione è la presenza, fin dalla fondazione, nella sua parte sotterranea, della copia del sepolcro di Cristo, realizzata da un maestro campionese del primo Trecento, al cui interno, secondo la tradizione, venne posta la terra prelevata dai Crociati a Gerusalemme e altre reliquie provenienti dai luoghi santi.
Luogo di enorme sacralità, la cripta venne scelta da san Carlo Borromeo come personale luogo di preghiera, dove si recava ogni mercoledì e venerdì pomeriggio. 
In una delle nicchie si potrà ammirare una grande palma in rame, simbolo della sapienza, originariamente pensata come una fontana, fatta realizzare dal cardinale Federico Borromeo nel 1616 a Gian Andrea Biffi e Gerolamo Olivieri.
San Sepolcro è un luogo di devozione anche a santa Maria Maddalena che, secondo l’evangelista Giovanni, per prima scoprì, la mattina di pasqua, il sepolcro vuoto e ricevette la prima apparizione del Risorto. È infatti lei, in un affresco del 1300, purtroppo ormai evanescente, nel transetto di sinistra, a essere raffigurata a destra del Cristo trionfante, con il corpo velato dai lunghi capelli, mentre alla sinistra si nota una donna coronata, forse l’imperatrice sant’Elena, madre di Costantino, che ritrovò sul Calvario la vera croce del Signore.
La cripta fornirà inoltre ai visitatori di entrare in contatto con una delle testimonianze più antiche della storia della città. La pavimentazione, infatti, costituita da ampie lastre di pietra bianca molto resistente, detta ‘di Verona’, proviene dal lastricato dell’antico foro romano del IV secolo che rappresentava la piazza principale della civitas romana, dove si svolgevano le maggiori attività civili e religiose.
Per celebrare la riapertura, la cripta ospiterà l’esposizione in fac-simile del Telo sindonico, allestito in una teca climatizzata, appositamente creata da Lumen Center Italia.

CRIPTA DEL SANTO SEPOLCRO
Milano, piazza Santo Sepolcro
Orari: tutti i giorni, dalle 12.00 alle 20.00
Ingresso: € 10,00
Informazioni e prenotazioni: cripta@milantourismpoint.com


Veneranda Biblioteca Ambrosiana: tel. 02.806921