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31 agosto 2017

TEATRO A ROMA . IL MERCANTE DI VENEZIA AL GLOBE THEATRE

Prosegue al Globe Theatre di Roma "IL MERCANTE DI VENEZIA", un teatro immerso nel Parco di Villa Borghese, elegante e suggestivo.


copyright Marco Borrelli


Silvano Toti Globe Theatre
Direzione artistica Gigi Proietti
Regia di Loredana Scaramella
Traduzione di Loredana Scaramella
fino al 10 settembre ore 21.00


copyright Marco Borrelli


Fino al 10 settembre, con l'eccezione del 4 settembre
 quando tornerà in scena  SONETTI D’AMORE, un viaggio tra i più bei versi di Shakespeare accompagnato dalle musicalità di: Marvin Gaye, Amy Winehouse, Leonard Cohen  e Alanis Morissette,




le mitiche figure di Shylock, del mercante Antonio, di Bassanio e delle sua amata Porzia animeranno Villa Borghese con le intricate vicende tra Venezia e Belmonte.



NOTE DI REGIA


Il mercante di Venezia_Shylock

Nelle molte versioni del Mercante di Venezia che ho visto, il personaggio di Shylock, grandissimo per concezione, scrittura e per il fascino creato attorno alla sua figura da straordinarie interpretazioni, ha avuto sempre una posizione centrale, tanto da creare spesso nel pubblico di oggi l'equivoco che sia lui il protagonista dell'opera. Antonio, il Mercante del titolo, si è trasformato in un ruolo subordinato e sbiadito. Ma l'indicazione di Shakespeare è diversa, ed è una strada che merita di essere esplorata. Inoltre la memoria dell'esperienza terribile dell'Olocausto porta istintivamente a considerare Il Mercante di Venezia lo spunto per una riflessione sulla discriminazione antisemita subita a più riprese dal popolo ebraico, di cui Shylock diventa l'incarnazione ideale. E' questo ad aver accentuato negli ultimi decenni il colore drammatico delle messe in scena di un testo che ha invece un carattere di commedia. La scommessa del nostro allestimento è quella di recuperare questo carattere, puntando sul racconto di una riflessione sulla giustizia, piena di affilata ironia sull'amore e sul denaro, spostando l'ambientazione negli anni a cavallo tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, che furono come il periodo Elisabettiano anni euforici e contraddittori, pieni di cambiamenti di costume, di novità e luminosi progressi, mescolati