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11 agosto 2016

ARTE IN BLOG: "Francis Bacon and not drawing" a cura di Edward Lucie-Smith Woland Art Club - Portopiccolo (TS)

Francis Bacon and not drawing



a cura di Edward Lucie-Smith


Fino al 28 agosto 2016

Woland Art ClubPortopiccolo, 34100 Sistiana (TS)


Bacon, Francis - pittore irlandese (Dublino 1909 - Madrid 1992) - abbandonò gradualmente l'attività di decoratore di interni, iniziata a Londra, per la pittura. Si impose all'attenzione internazionale dopo la seconda guerra mondiale, mantenendo una posizione isolata nella sua ricerca per la “distorsione, frammentazione, isolamento dell'immagine” operando su varie fonti (poesia, dramma, dipinti di altri autori, fotografia) e creando presenze angosciose, aggressive e violente.





Cinque opere al centro della mostra e parte del “ciclo delle crocifissioni” sono nel libro Works on Paper di Edward Lucie-Smith curatore della mostra .


Le opere
Si tratta di sei opere su carta – provenienti dalla Francis Bacon Italian Drawings Fundation, di cui è procuratore l’avv. Umberto Guerini, socio di Woland Art Club - selezionate dal critico londinese Edward Lucie-Smith, che ne ha certificato l'autenticità.
Le opere, che riprendono spunti classici di Bacon, saranno esposte a Portopiccolo all’interno di Woland Art Club e dell’hotel Falisia, a Luxury Collection Resort & Spa, Portopiccolo.
La mostra a Portopiccolo rappresenta un’esclusiva anticipazione di quelle successive all'Albertina Museum di Vienna ed alla Casa dei Carraresi a Treviso.






L'esposizione prevede due sedi:
• il Woland Art Club, con accesso pubblico su prenotazione e riservato ai soci Woland Art Club ed agli ospiti di PP,
• la hall dell’albergo Falisia, a Luxury Collection Resort & Spa, Portopiccolo, albergo 5 stelle lusso della catena Starwood.

Il volume “Works on paper” (a cura di Cristiano Lovatelli Ravarino e di Umberto Guerini) presentato a Londra nel maggio scorso, disponibile presso il Woland Art Club.




info:
Woland Art Club
Portopiccolo, 34100 Sistiana (TS)
orari: gio. dom. 11:00 - 13:00 16:00 - 20:00
info@wolandartclub.com
phone: +39 040 9976630
www.wolandartclub.com
ingresso libero


#wolandartclub
#francisbacon
#workonpaper
#arte
#mycultureinblog

22 gennaio 2015

Giorno della Memoria: esce TRIESTE di Elisabetta Sgarbi \ libro+dvd

GIORNO DELLA MEMORIA 27 gennaio 2015
Esce Libro + 2 film in Dvd 
«Trieste multiculturale crocevia delle anime»
Paolo Foschini, Corriere della Sera



«Pura invenzione di rapporto fra immagini e parole»
Furio Colombo, Il Fatto Quotidiano

«Questa Trieste ha il raro pregio di abbandonarsi alla sospensione»
Silvio Danese, QN

«Elisabetta Sgarbi è riuscita nella non facile impresa di restituire l'intuizione di una città eccentricamente irripetibile»
Cristina Battocletti, Il Sole 24 Ore – La Domenica

Elisabetta-Sgarbi © Julian Hargreaves

Due film che raccontano una città piena di ferite, di storia e di genio e un libro che raccoglie le interviste integrali di chi l'ha amata e vissuta, da Claudio Magris a Gillo Dorfles, da Mauro Covacich a Luciana Castellina, a Susanna Tamaro a Boris Pahor. Il viaggio della signorina Vila diElisabetta Sgarbi,ispirato al Il mio Carso di Scipio Slataper, ha nella giovinetta selvaggia di cui si innamora Slataper undicenne, il fil rouge che attraversa Trieste: da città porto franco, all’occupazione tedesca e poi jugoslava, alle sue profonde radici ebraiche. In concorso al Festival Internazionale del Film di Roma del 2012  il film, attraverso le voci narranti di Toni Servillo e di Lucka Pockaj, racconta la grande anima europea e balcanica, di Trieste.  Luogo di transiti, soggetto e teatro di snodi storici, religiosi e culturali i cui segni permangono ancora e con evidenza nelle strade, nella lingua, nella letteratura di questa città, costantemente posta al confine.

E i suoi abitanti, sono i protagonisti del secondo film, Trieste la contesa, interpreti di un’identità mitteleuropea e insieme fortemente italiana, che accosta alla vocazione intellettuale quella imprenditoriale. Le interviste, realizzate da Eugenio Lio, sono rivolte a persone che vivono e lavorano nella città: marinai, bagnanti, psichiatri, architetti, pescatori, marinai, guardie forestali che contornano i confini di Trieste, immigrati da latitudini lontane che hanno scelto Trieste come luogo per vivere. Una città contemporanea, ‘picaresca’ e levantina, oltre che mitteleuropea, dove l’imprevedibilità del presente si intreccia alla straordinarietà del suo passato. Il cofanetto, prodotto da Betty Wrong con Rai Cinema, contenente i due film e il libro con le interviste integrali, sarà disponibile su Amazon dal 27 gennaio (24,00 euro).

Elisabetta Sgarbi è Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani. Ha esordito alla regia nel 1999. I suoi film sono stati selezionati nei più importanti festival cinematografici internazionali. Ha ideato, e da quindici anni ne è Direttore Artistico, il festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza.  (Info: www.elisabettasgarbi.it / www.bettywrong.com
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Il viaggio della signorina Vila
Regia di Elisabetta Sgarbi
Con Claudio Magris, Angelo Ara, Luciana Castellina, Mauro Covacich, Giuseppe Dell’Acqua, Gillo Dorfles, Igo Gruden, Srecko Kosovel, Diego Marani, Ace Mermolja, Boris Pahor, Alice Psacaropulo, Giorgio Pressburger, Raul Pupo, Primo Rovis, Giorgio Rossetti, Pino Roveredo, Andrea Segrè, Scipio Slataper, Vittorio Sgarbi, Susanna Tamaro, Livio Vasieri, Angelo Vivante e molti altri
Voci Toni Servillo, Lucka Pockaj Musiche Franco Battiato ProduzioneRai Cinema, Betty Wrong SceneggiaturaElisabetta Sgarbi, Eugenio Lio FotografiaElio Bisignani, Andrés Arce Maldonado MontaggioElisabetta Sgarbi, Andrés Arce Maldonado SoundPino Pinaxa Pischetola ScenografiaLuca Volpatti
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Trieste la contesa
Regia di Elisabetta Sgarbi
Interviste di Eugenio Lio
Con Paolo Rossi, Giorgio Rossetti, Andrea Segré, Mauro Covacich, Giuseppe dell’Acqua, Mauro Tabor, Maria Mitrovic, Raoul Pupo, Barbara Fornasir, don Ugo Bastiani, Miran Kosuta, Lucio Ulian, e molti altri

Produzione Rai Cinema, Betty Wrong Sceneggiatura Elisabetta Sgarbi, Eugenio Lio Fotografia Elio Bisignani, Andrés Arce Maldonado Montaggio Elisabetta Sgarbi, Andrés Arce Maldonado Sound Pino Pinaxa Pischetola Scenografia Luca Volpatti

11 gennaio 2015

LIBRI: TRIESTE



Daša Drndić
TRIESTE
Traduzione di Ljiljana Avirović
Bompiani, Narratori Stranieri, pp. 520 • Euro 19,00
 



In libreria il 15 gennaio 2015

"Una frontiera è una terra di spettri che si lamentano, in cerca di una forma"
"Ogni nome nasconde una storia"

Trieste è stato accolto ovunque, in Inghilterra, in Francia – dove è tradotto da Gallimard - come un capolavoro, e posizionato sulla stessa strada di Sebald e Don DeLillo. Troviamo la protagonista, Haya Tedeschi,  seduta da sola a Gorizia, circondata da una cesta di fotografie e ritagli di giornali. E' una donna anziana, che dopo 62 anni aspetta di ricongiungersi a suo figlio, avuto da un ufficiale delle SS e rapito dalle autorità tedesche per far parte del programma segreto di Himmler: il progetto Lebensborn. Il figlio che sta cercando disperatamente era nato nel  1915 da una relazione con Kurt Franz, giovane ufficiale tedesco alto e biondo di cui si era innamorata,  senza sapere che era già a capo del campo di lavoro di Treblinka. Haya riflette sulle esperienze della sua famiglia ebrea convertita al cattolicesimo, e sul massacro spietato degli ebrei italiani nella Risiera di San Sabba, il campo di concentramento di Trieste. La ricerca ossessiva di suo figlio la conduce verso fotografie, mappe, frammenti di versi, verso le deposizioni durante i processi di Norimberga e le interviste con gli ebrei di seconda generazione, e ai racconti dei testimoni oculari delle atrocità avvenute sulla sua porta di casa. Da questo ampio collage di materiale e memoria emerge la sconcertante cronaca dell’occupazione nazista nel nord Italia. Ci sono 9000 nomi elencati nel libro, sono i nomi degli ebrei italiani che hanno trovato la morte nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale. Costruito attraverso micro-racconti di singoli destini, il susseguirsi di nomi e nomi compone un inaudito memoriale delle vittime. Con Trieste, Daša Drndic  scrive un grande romanzo sulle conseguenze del male piuttosto che sulla sua pretesa banalità. Scritto con un linguaggio di immensa forza e utilizzando una gamma di incredibili dispositivi concettuali, Trieste è un romanzo come nessun altro. Daša Drndić ha realizzato uno sconvolgente contributo alla letteratura del XX secolo.

Daša Drndic è nata in Croazia. Laureata all'Università di Belgrado – Facoltà di Filologia presso il Dipartimento di lingua e letteratura inglese, con una borsa di studio Fullbright, continua il suo corso di studi in Teatro e Comunicazione negli Stati Uniti, conseguendo infine il dottorato con una ricerca su Sinistra e Protofemminismo, presso la Facoltà di discipline umanistiche e Scienze sociali all'Università di Reika (Fiume), Croazia. Ha scritto una trentina di sceneggiati radiofonici, pubblicato prose e poesie. E' scrittrice di romanzi tradotti in inglese, francese, polacco, sloveno, tedesco, slovacco.