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10 maggio 2017

ARTE A ROMA "STREPITOSO SUCCESSO PER LA MOSTRA ARTEMISIA GENTILESCHI"



La mostra Artemisia Gentileschi al Museo di Roma in Palazzo Braschi ha riscosso uno strepitoso successo di pubblico con  127.163 visitatori, ed è uno dei maggiori eventi espositivi della primavera culturale romana del 2017.

Artemisia Gentileschi

I temi, i colori e i controversi personaggi raffigurati hanno coinvolto i visitatori lungo il percorso di una delle più grandi e passionali pittrici della storia ripercorrendone tutta la vicenda artistica e umana attraverso le 100 opere in mostra.



Il catalogo è edito da SKIRA.




#ARTE#PALAZZOBRASCHI


23 marzo 2016

THOMAS e il popolo di Roma- UN FRANCESE NELLA ROMA DI FINE OTTOCENTO

Antoine Jean-Baptiste Thomas
e il popolo di Roma (1817-1818)
MUSEO DI ROMA PALAZZO BRASCHI
23 marzo - 11 settembre 2016
Fedeli per la benedizione papale in San Pietro a Pasqua



Come doveva apparire agli occhi di un francese la Roma di inizio Ottocento? Caotica e rumorosa, certo, ma anche piena di colori e di suoni, di odori perfino e costellata di volti caratteristici e anonimi al tempo stesso, inconfondibili. Sono i mestieri del popolo ad animare le vie e le piazze, assieme ai rituali condivisi dalla gente come dai nobili e dal clero e snocciolati come i grani di un rosario lungo tutto l’anno, giorno dopo giorno, a cadenzare il tempo e le stagioni.
  Il Saltarello

Questo caleidoscopio di scene quotidiane colpì a tal punto il pittore Antoine Jean-Baptiste Thomas da spingerlo a realizzare una serie di schizzi dal vero, durante il suo soggiorno romano tra il 1816 e il 1818 in qualità di vincitore del Prix de Rome dell’Accademia di Francia. Solo dopo il suo rientro in Francia questi fogli vennero selezionati dall’autore e organizzati in 12 sezioni corrispondenti ai mesi dell’anno, con un testo esplicativo di accompagno alle immagini. Fu poi François Le Villain a trarne le litografie che confluirono nel volume Un an à Rome et dans ses environs, edito da Firmin Didot prima nel 1823 e poi nel 1830.
Il Museo di Roma conserva non solo vari esemplari, sia sciolti sia rilegati, delle litografie inserite nel volume ma anche 142 disegni originali, acquisiti nel 1963, una selezione dei quali viene esposta nella mostra Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818) promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura di Angela Maria D’Amelio e Simonetta Tozzi con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Campisano Editore. L’esposizione è ospitata dal 23 marzo all’11 settembre 2016 nelle sale al piano terra del Museo di Roma Palazzo Braschi, i cui archivi vantano una ricchissima raccolta di materiale grafico e fotografico che documenta la storia della città nel corso dei secoli. Nel percorso espositivo le vivaci e realistiche rappresentazioni di Thomas vengono affiancate da alcune opere di Bartolomeo Pinelli 
che, invece, rappresenta il popolo con fisionomie idealizzate, derivate dall’iconografia classica.
L’esposizione, seguendo la sequenza cronologica di Un an à Rome et dans ses environs, presenta allo spettatore le tavole che compongono il volume, ciascuna seguita dai relativi studi preparatori, a testimonianza dell’abbondante e variegata produzione disegnativa di Thomas durante il suo soggiorno romano e di quanto articolata sia stata la selezione effettuata per i temi da tradurre in litografia.
Si parte da gennaio con, ad esempio, la Benedizione del “Bambino” dell’Aracoeli il giorno dell’Epifania, 

 Benedizione del Bambino Aracoeli

per proseguire con i festeggiamenti carnevaleschi di febbraio, seguiti dalle scene che connotano il mese di marzo, come i famosi Friggitori per le strade di Roma il giorno di San Giuseppe. I temi devozionali sono al centro delle rappresentazioni di aprile, mentre maggio è sostanzialmente dedicato a una gita a Frascati, durante la quale Thomas ritrae, tra le altre cose, il monastero dei Camaldolesi e i festeggiamenti per la Madonna delle Scuole Pie. Ma la cerimonia religiosa che più di ogni altra attira folle di fedeli e curiosi è quella della Processione del Corpus Domini che si svolge in giugno, con grande sfarzo, dall’interno della basilica di San Pietro.
Grande processione del Corpus Domini

Scene legate alla vita campestre (La battitura del grano e L’aratura) e un rifugio di Briganti rappresentano luglio mentre ad agosto si sta all’aria aperta per mangiare fette di cocomero e per assistere a divertenti e scenografici spettacoli come l’Allagamento di piazza Navona o i Fochetti e la Giostra dei tori ospitati nell’anfiteatro Corea. Tra cerimonie e preghiere, settembre è dedicato alla Vergine Addolorata, mentre ottobre è caratterizzato, più di ogni altro mese, da episodi di svago collettivo: la gioiosa comitiva che si reca nelle cantine di Testaccio; il Ritorno dalla vendemmia (occasione per esibirsi nella danza del Saltarello); la Canofiena, la tipica altalena costituita da una corda e un’ampia trave di legno, la sosta nelle osterie e, infine, la gita fuoriporta. Dopo i divertimenti arrivano le penitenze di novembre che hanno inizio con gli Ottavari dei defunti, per continuare con la visita al Cimitero di borgo Santo Spirito. Infine, per dicembre vengono scelti pifferai, zampognari e la messa del 25 in Santa Maria dell’Aracoeli. L’anno e il volume si concludono con due litografie raffiguranti il cosiddetto Colpo di bacchetta e la Befana, raffigurata in piedi su uno sgabello, accanto a tavoli pieni di giocattoli e dolci, e circondata da bambini in attesa di ricevere qualche piccolo dono.
La mossa dei cavalli berberi a Piazza del Popolo

L’opera di Thomas, dunque, è una sorta di moderno ‘almanacco’ che offre uno straordinario spaccato sociale all’epoca del pontificato di Pio VII, con il popolo quale protagonista della scena cittadina. A cominciare da questo momento infatti, e per tutto l’Ottocento, i viaggiatori del Grand Tour iniziano ad affiancare al tradizionale interesse per i monumenti, quello verso i costumi, la cultura e gli aspetti politici del nostro paese.


Mostra
Dove
Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818)
Museo di Roma - Palazzo Braschi
Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10
Quando 23 marzo – 11 settembre 2016
Orari
Biglietteria
Dal martedì alla domenica dalle ore 10 – 19 (la biglietteria chiude alle 18) Giorni di chiusura lunedì, 1 maggio
11 euro intero, 9 euro ridotto;
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Promotori
Organizzazione e Servizi Museali
In collaborazione con
Catalogo
Info mostra
Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Zètema Progetto Cultura
Mastercard Priceless Rome
Campisano Editore
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 21.00)
www.museodiroma.it www.museiincomuneroma.it

#museodiroma
#palazzobraschi
#arte

11 febbraio 2016

_ROMA QUASI IERI Emozioni da collezione_ Braschi


EMOZIONI da COLLEZIONE
dialoghi intorno a un’opera d’arte
Museo di Roma Palazzo Braschi ottobre 2015 – maggio 2016

ROMA QUASI IERI
Dialogo intorno alla veduta di Via di Porta Pinciana di G. Van Wittel


a cura di Federico de Martino
venerdì 12 febbraio 2016 ore 17.00
Museo di Roma Palazzo Braschi

Il Museo luogo familiare in cui ritornare e nel quale sentirsi ‘a casa’. Questo lo spirito che anima la stagione di incontri con il pubblico, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che continua con l’appuntamento di venerdì 12 febbraio 2016 ROMA QUASI IERI. Dialogo intorno alla veduta di Via di Porta Pinciana di G. Van Wittel nelle sale del Museo di Roma in Palazzo Braschi.


Gli incontri, ai quali si  partecipa con il solo pagamento del biglietto di ingresso al Museo, si svolgono nelle sale che ospitano le opere oggetto delle conversazioni. Tutti gli appuntamenti vengono proposti in una doppia data  (per Roma quasi ieri, la seconda data è sabato 30 aprile 2016 alle 10.30). Prenotazione obbligatoria allo 060608.



INFO
Museo di Roma Palazzo Braschi:
ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10

Tel e prenotazioni 060608

Partecipazione con il solo biglietto di ingresso al Museo
(secondo tariffazione ordinaria)

Gli incontri avverranno tutti nelle sale del Museo che ospitano le opere oggetto delle conversazioni. Per motivi di sicurezza e tutela degli spazi espositivi, il numero massimo di partecipanti è quindi fissato in 25 persone.
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