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20 dicembre 2017

ARTE."DA DE NITTIS A GEMITO. I NAPOLETANI A PARIGI NEGLI ANNI DELL’IMPRESSIONISMO" | Napoli, Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano



DA DE NITTIS A GEMITO.
I NAPOLETANI A PARIGI NEGLI ANNI DELL’IMPRESSIONISMO
mostra a cura di Luisa Martorelli e Fernando Mazzocca


De Nittis - Alle corse di Auteil


Napoli, Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano 

Via Toledo 185

6 dicembre 2017 – 8 aprile 2018

Vincenzo Gemito- La Zingara


Quali furono i rapporti  tra Parigi,  capitale mondiale della cultura moderna e gli artisti attivi a Napoli, nella seconda metà dell’Ottocento?Con una trentina di opere esposte, De Nittis, “pugliese di nascita ma napoletano di vocazione e cultura”, uno dei pittori più rappresentativi del tempo, diventa la figura emblematica della mostra. 
In mostra le opere di Antonio Mancini, Domenico Morelli, Giuseppe Palizzi, Francesco Netti, Gioacchino Toma, con un speciale rilievo a Giuseppe De Nittis e Vincenzo Gemito. Una sezione è a lui dedicata quale protagonista dell’ultima stagione naturalistica di fine secolo, di cui vengono esposti numerosi ritratti in terracotta (Ritratto di Francesco Paolo Michetti, di Domenico Morelli) e bronzi (Acquaiolo, Il pescatore, ecc). 

Grazie ai successi conseguiti sulla scena parigina con capolavori come il Ritratto di Verdi e il celebre Pescatoriello,  Gemito è stato consacrato come uno dei grandi rinnovatori, insieme a Rodin e Medardo Rosso, della scultura moderna.

Vincenzo Gemito



Uno speciale rilievo è riservato ad Antonio Mancini che dall’assidua frequentazione del salotto di De Nittis a Parigi - dove erano ospiti abituali Edgard Degas, Edmond de Goncourt, Marcel Desboutin, Charles François Daubigny e tanti altri protagonisti delle arti, della cultura e della mondanità - riuscì a cogliere nuove ispirazioni per una pittura della vita moderna assolutamente originale e alternativa, nella sua attenzione alla realtà popolare rispetto alla celebrazione della società elegante dello stesso De Nittis: in mostra opere come l’Autoritratto nello studio, Bacco e L’enfant dans un grand fauteuil.



Vincenzo Gemito - Ritratto di Verdi


Periodo
6 dicembre 2017 – 8 aprile 2018

Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano
Via Toledo 185
Napoli

Orari
Da martedì a venerdì dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17:30)
Sabato e domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19:30)
Lunedì chiuso
Aperture straordinarie: 18, 26 dicembre, 6 gennaio, 1 e 2 aprile.
Prolungamento orario di apertura fino alle 20: 8 dicembre, dal 26 dicembre al 5 gennaio (escluso il 31 dicembre 10.00-16.00), 1 aprile.

Ingresso
Biglietto congiunto valido per la visita alle mostre temporanee e alle collezioni permanenti:
– intero 5€
– ridotto 3€
Gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni, ogni prima domenica del mese, il 6 e l’8 dicembre, l’1 gennaio e l’1 aprile.
Prenotazione obbligatoria per i gruppi e le scuole.

Informazioni e prenotazioni
Numero verde: 800.454229
Mail: info@palazzozevallos.com


Antonio Mancini


#arte #napoli #impressionismo #parigi #ottocento #vincenzogemito #palazzozevallos





7 luglio 2016

Capri B&B - Behind and Beyond e il progetto SLOT | L'aeroporto di Napoli diventa HUB creativo

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Capri B&B - Behind and BeyondRaffaela Mariniello - Eugenio Tibaldi

a cura di Adriana Rispoliè una delle mostre promosse dal progetto SLOT:l’Aeroporto  Internazionale di Napoli 

diventa un Hub creativo per presentare mostre, talk, lab e live art


Napoli, 30 giugno – 15 settembre 2016
La mostra Capri B&B - Behind and Beyond di Raffaela Mariniello ed Eugenio Tibaldi, a cura di Adriana Rispoli in corso fino al 24 luglio 2016 presso la Certosa di San Giacomo a Capri, è un appuntamento promossi dal progetto culturale Slot.
Slot è un’iniziativa ideata dall’Aeroporto Internazionale di Napoli che prevede che lo scalo diventi un vero e proprio “Hub creativo”, affinchè i passeggeri in transito esplorino i temi della contemporaneità attraverso mostre, talk, lab e live art.
Capri B&B - Behind and Beyond presenta 20 opere, tra fotografie, installazioni e collage di Raffaela Mariniello ed Eugenio Tibaldi  da una riflessione comune sull’isola di Capri. Il tema centrale è quello del viaggi per superare l’immagine classica del “turismo” ed offrire al pubblico una visione dell’isola lontana dai cliché così e dalle immagini stereotipate.
 
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Tra le opere in mostra: 46 bed places di Eugenio Tibaldi, vera e propria scenografia monumentale, la cui complessità, estetica e concettuale, risiede sia nel fronte dipinto che nel retro, dove le impalcature di tubi innocenti, uno dei tratti distintivi della poetica dell’artista, sono state lasciate a vista e Myth Landscape e Myth Skyline, nelle quali l’autore indaga il mito di Capri realizzando un collage di stampe tratte da cartoline d’epoca che ritraggono l’isola in vari momenti della sua storia. Raffaela Mariniello realizza invece la grande fotografia Val di Sole che immortala il porto di Capri attraverso un’immagine ironica e straniante, mentre in  Lost & Found presenta una massa di trolley dai manici modificati, un graffiante commento sull’idea di viaggio e di turismo (e relative differenze), da cui molto spesso ci sentiamo trascinati e ci lasciamo trascinare.
 
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A suggellare la collaborazione dell’esperienza condivisa tra i due artisti è l’opera Capri B&B, lavoro a quattro mani in cui Eugenio Tibaldi interviene con la pittura bianca su un’immagine fotografica di Raffaela Mariniello. Il soggetto è l’Arco Naturale, uno dei simboli di Capri attualmente in fase di restauro. . 

Immagini
photo credits: Danilo Donzelli

#Capri
#Napoli

21 dicembre 2015

Giosetta Fioroni Teatrini-Presepi 23 dicembre 2015 – 11 gennaio 2016 Museo MADRE, Napoli

Giosetta Fioroni
Teatrini-Presepi
23 dicembre 2015 – 11 gennaio 2016
Museo MADRE, Napoli

Teatrino-Presepe Azzurro 2015, cm 60×43×41


Dal 23 dicembre 2015 all’11 gennaio 2016 presso il MADRE di Napoli si terrà la mostra Teatrini-Presepi di Giosetta Fioroni, ideata da Piero Mascitti, curatore della mostra con Marco Meneguzzo.

In esposizione sei presepi di ceramica di Giosetta Fioroni: uno verticale del 1996 e cinque inediti, creati per questa occasione, «nati da una fusione emotiva, tra l’idea del Presepe e quella del Teatrino, della Fiaba».

I Presepi di Giosetta Fioroni, infatti, prendono vita dai ricordi dell’artista da bambina, dal grande presepe costruito da suo padre scultore, e dalla rappresentazione di Fiabe in un Teatrino per marionette allestito da sua madre con sue scenografie. La magia del Presepe e quella del Teatrino, si concretizzano oggi nelle opere esposte al Madre.

Scrive il curatore Marco Meneguzzo «i Presepi sono compatti, sviluppati in altezza come delle piccole torri […] è tutto lì, Sacra Famiglia e mondo… eppure, anche in questa composizione eterodossa rispetto al presepe che i napoletani sono abituati a vedere quel rapporto tra mondo e Natività, tra realtà e rinascita, tra evento e quotidianità si ritrova appieno».

Un catalogo monografico, a cura di Piero Mascitti e Marco Meneguzzo, rende omaggio all’artista romana. I testi in catalogo sono di Giosetta Fioroni, Piero Mascitti, Marco Meneguzzo, Ermanno Rea, Raffaele La Capria, Erri De Luca, Silvio Perrella, Marzio Breda e del filosofo Giorgio Agamben.
La pubblicazione è edita da Silvana editoriale (22 euro).

Giosetta Fioroni nasce a Roma la vigilia di Natale del 1932 da un padre scultore e una madre marionettista e pittrice. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti, dove segue le lezioni di Toti Scialoja. Dal 1958 vive a Parigi e nel 1963 ha la sua personale alla galleria Denise Breteau. Tornata a Roma, Giosetta entra a far parte, come unica presenza femminile, nel gruppo della Scuola di Piazza del Popolo, accanto a Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, Francesco Lo Savio, Giuseppe Uncini, Fabio Mauri. Con alcuni di loro partecipa alla XXXII Biennale di Venezia del 1964. Questi sono gli anni del ciclo degli Argenti: volti, figure e paesaggi dipinti, su carta o tela, con vernice industriale alluminio. Nel 1968 Giosetta presenta la sua prima performance La Spia Ottica, con la quale inaugura la rassegna "Il Teatro delle Mostre" presso la galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis. In questi anni presenta i suoi "giocattoli per adulti", ovvero i Teatrini. Inizia a collaborare con poeti e scrittori, come Alberto Arbasino, Nanni Balestrini, Andrea Zanzotto, Cesare Garboli, Guido Ceronetti, Franco Marcoaldi e tanti altri, ideando con loro libri e opere grafiche. Si cimenta con la macchina da presa creando film in 16mm e Super8. Gli anni Settanta li trascorre in Veneto, a Salgareda, col compagno, lo scrittore Goffredo Parise. Legge gli studi sulla fiaba del russo Vladimir Propp e compone i cicli degli Spiriti Silvani (disegni a china nera) e Le Teche (scatole di legno che raccolgono piccole collezioni di oggetti trovati per boschi e campagne). Nel 1975 espone a Roma l’Atlante di Medicina Legale. Dal 1980 al 1986 compone un ciclo di pastelli (accompagnati da un testo di Goffredo Parise nell’esposizione del 1987 alla galleria dell’Oca di Roma) ispirati agli affreschi di Gian Domenico Tiepolo nella Villa Valmarana a Vicenza. Nel 1993 partecipa alla Biennale di Venezia invitata con una sala da Achille Bonito Oliva. Sempre nel 1993 inizia a lavorare con la ceramica presso la Bottega Gatti di Faenza dando vita ad una serie di cicli come le Case, i Teatrini, le Steli, i Vestiti. Negli anni che seguono ricordiamo alcune antologiche: Palazzo Diamanti a Ferrara, Casa del Mantegna a Mantova, Loggetta Lombardesca a Ravenna, Mercati di Traiano a Roma, Museo MIC (Museo Interazionale di Ceramica) di Faenza. Collabora con il fotografo Marco Delogu, prima nel 2002 per Senex, poi nel 2012 per L’Altra Ego al MACRO di Roma. Nel 2009 per i tipi di Skira esce un’ampia monografia storico-biografica curata da Germano Celant. Nel 2013 il Drawing Center di New York le dedica un’antologica "Giosetta Fioroni. L’Argento", curata da Claire Gilman. Nello stesso anno, la mostra viene riproposta a Roma alla GNAM, accanto a "Faïence", una raccolta di importanti opere in ceramica. Nella primavera del 2014 realizza per la casa di moda Valentino un breve video dal titolo The Golden Bough, ispirato all’ominimo libro dell’antropologo James Frazer.

Inaugurazione: 23 dicembre ore 12.00, Sala delle Colonne (primo piano)
Presentazione della monografia: 11 gennaio ore 12.00, Biblioteca (primo piano) alla presenza dell’artista e degli autori.
Info
Tel. 081.19313016 lunedì-venerdì 9:00-18:00 e sabato 9:00-14:00
Orari
Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato 10:00 ⋅ 19:30
Domenica 10:00 ⋅ 20:00
La biglietteria chiude un'ora prima / Martedì chiuso / Lunedì ingresso gratuito
Sede espositiva
Museo MADRE
Via Settembrini 79, Napoli

8 novembre 2015

10 nov, Napoli | Del Gaudio alla Feltrinelli presenta "Cattivo Infinito"



Martedì 10 novembre 2015, alle 18Leandro Del Gaudio
presenta Cattivo infinitoFeltrinelli di Napoli
Piazza dei Martiri


Intervengono:
Alessandro Barbano, direttore di “Il Mattino”
Federico Cafiero De Rhao, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria


David and Matthaus, Isbn 9788869840463, 16.90€, pp. 170

Martedì 10 novembre 2015 alle 18.00 alla libreria Feltrinelli di Napoli (via Santa Caterina a Chiaia, 23 angolo Piazza dei Martiri) Leandro Del Gaudio presenta in anteprima nazionale #CattivoInfinito (David and Matthaus), il suo nuovo romanzo con la prefazione di Roberto Saviano in libreria dal 21 novembre 2015. Insieme all’autore intervengono Alessandro Barbano, direttore di “Il Mattino”, e Federico Cafiero De Rhao, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria. 

Leandro Del Gaudio (Napoli, classe 1970) è giornalista per Il Mattino, dove si occupa di cronaca giudiziaria e cronaca nera. È autore e conduttore del programma televisivo “Verità Imperfette” e conduce “Cold case”, rubrica sulla web tv del Mattino. Nel 2011 una giuria formata da esponenti del Consiglio Regionale, dai vertici campani dell’Ordine dei Giornalisti e dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli gli riconosce il Premio Giornalismo Anticamorra. Cattivo Infinito è il suo primo romanzo.      



22 dicembre 2014

Arti Grafiche Boccia supporta la stagione del Teatro San Carlo

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Arti Grafiche Boccia supporta la Stagione 2014/2015 del Teatro di San Carlo
 
 
 
Dopo la sponsorizzazione del Festival del Cinema di Roma e del Festival letterario Salerno Letteratura, continua l’impegno dell’azienda a sostegno del mondo della cultura e dell’arte
 
 
Continua l’impegno di Arti Grafiche Boccia (www.artigraficheboccia.com)  a supporto del mondo della cultura. L’azienda - una delle industrie leader a livello europeo per la stampa di quotidiani, riviste specializzate, cataloghi, prodotti per la grande distribuzione organizzata, etichette e cluster dei prodotti per il settore agroalimentare, beverage e petfood - conferma il suo impegno in prima linea a supporto della cultura sponsorizzando la Stagione 2014/2015 del Teatro di San Carlo a Napoli.
Dopo la sponsorizzazione del Festival del Cinema di Roma e del Festival letterario Salerno Letteratura, Arti Grafiche Boccia ha scelto di sostenere il Massimo napoletano, che in questi mesi ha iniziato un percorso di risanamento e apertura al mondo dell’imprenditoria grazie alla gestione del Commissario Straordinario Michele Lignola.
Nel cartellone di quest’anno concerti e spettacoli come il Recital di Uto Ughi ed Alessandro Specchi, il Concerto della Memoria, Turandot di Puccini, un classico senza tempo come Giselle ed infine Orfeo ed Euridice di Gluck.      
“Un doveroso e veramente sentito ringraziamento – dichiara la Sovrintendente del Teatro di San Carlo Rosanna Purchia -  va alle Arti Grafiche Boccia, azienda che ci ha sostenuto dimostrandoci concreta vicinanza in un momento delicato della vita della nostra Fondazione, rispondendo con immediatezza e generosità all’appello lanciato dal Commissario Straordinario Michele Lignola a tutta la società civile. Voglio esprimere tutta la mia gratitudine a chi - al di là della realizzazione materiale di progetti indispensabili per la nostra attività – dimostra sensibilità e coscienza civile, riconoscendo nel San Carlo il proprio patrimonio culturale, partecipando attivamente alla vita quotidiana di un Teatro che è il più antico d'Europa e la più grande azienda culturale del Sud Italia. Sono certa, inoltre, che questo gesto di 'cittadinanza attiva' servirà da esempio a tanti altri che desiderano partecipare in prima persona allo svolgimento del nostro lavoro quotidiano, e di questo sono ulteriormente riconoscente”.
 “Per noi è un grande onore supportare il Massimo napoletano - dichiara il direttore marketing  di Arti Grafiche Boccia Monica Vitiello – un teatro amato in tutto il mondo che deve sempre di più rappresentare un simbolo di riscatto e di speranza per il Mezzogiorno d’Italia. La nostra è un' azienda che ha la produzione in Campania, pur avendo ormai una dimensione commerciale e di marketing internazionale, e ci piace essere vicini ad uno dei polmoni culturali del Mezzogiorno, attraverso il nostro contributo di sponsor tecnico. A Salerno è presente il nostro stabilimento produttivo con impianti altamente innovativi, alcuni dei quali prime installazioni in assoluto nel loro genere in Europa. Fanno parte di un progetto industriale di ampio respiro, per il quale negli ultimi anni abbiamo già investito più di 50 milioni di euro."

Arti Grafiche Boccia Spa (www.artigraficheboccia.it)Arti Grafiche Boccia Spa è una delle industrie leader nel settore a livello europeo. Si caratterizza per la presenza di alcuni dei più innovativi impianti, in alcuni casi prime installazioni in assoluto in Europa. Arti Grafiche Boccia stampa quotidiani, riviste specializzate, cataloghi, prodotti per la grande distribuzione organizzata, etichette e cluster dei prodotti per il settore agroalimentare, beverage e petfood.
L’azienda, fondata negli anni sessanta , è stata sempre all'avanguardia per intuizioni e scelte imprenditoriali. Attualmente occupa circa 150 addetti. Oltre alla sede produttiva nell'area industriale di Salerno, Arti Grafiche Boccia è presente a Londra, Parigi, Roma e Milano.