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4 marzo 2018

KEROUAC IN CONFERENZA AL MAGA DI GALLARATE




Al MUSEOMA*GA DI GALLARATE (VA) Francesco Tedeschi terrà la conferenza su ESERCIZI DI IMPROVVISAZIONE TRA PAROLA, SUONO, IMMAGINE Attorno alla pittura di Jack Kerouac e al suo rapporto con altri settori della produzione artistica, per il ciclo Intorno a Kerouac collegato alla mostra in corso Kerouac.Beat Painting.





Francesco Tedeschi, critico, storico dell’arte, e professore associato di Storia dell'arte contemporanea all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha scritto che per Jack Kerouac l’improvvisazione è l'ispirazione e il metodo nell’arte e nella letteratura; Kerouac fa coincidere azione e risultato sovrapponendo arte e vita.

Jack Kerouac


Francesco Tedeschi è del tutto concorde con la critica americana che riconosce a Jack Kerouac, un forte collegamento con il jazz e la pittura d’azione (Pollock per l'arte e Parker per il jazz) particolarmente evidente nella produzione letteraria sperimentale come On the road dove l’azione cerca spazio anche tra le parole.




Domenica 4 marzo, alle 15.30, nell’ambito di Filosofarti, ci sarà l’incontro con Claudio Argentiero, Il linguaggio della fotografia tra passato e presente, e la presentazione del libro Scritture di Luce.

Ingresso gratuito
Gallarate (VA), marzo 2018
Intorno a Kerouac
Conferenza di Francesco Tedeschi
Esercizi di improvvisazione tra parola, suono, immagine. Attorno alla pittura di Jack Kerouac e al suo rapporto con altri settori della produzione artistica
Gallarate, Museo MA*GA (via E. de Magri 1)
Domenica 4 marzo 2018, ore 17.00
Ingresso gratuito



KEROUAC. BEAT PAINTING
Gallarate, Museo MA*GA
Fino al 22 aprile 2018
Orari
Lunedì chiuso
martedì - venerdì 10.00 -13.00 | 14.30 - 18.30
sabato e domenica 11.00 - 19.00

Per visitare la mostra:  lunedì e dal martedì al venerdì dalle 12.30 alle 14.30 solo su prenotazione: Tel. +39 0331 706091 - progettispeciali@museomaga.it;  +39 0331 706031 -mostre@museomaga.it

Ingressi
€ 7,00 intero;
€ 5,00 ridotto per studenti fino ai 26 anni, over 65, tesserati FAI – Fondo Ambiente Italiano e residenti in Gallarate;
Gratuito per i minori di 14 anni, disabili che necessitano di accompagnatore, accompagnatore del disabile; dipendenti MiBACT; accompagnatori e guide turistiche Regione Lombardia, 1 insegnante ogni 10 studenti, membri ICOM, soci AMACI; giornalisti accreditati, giornalisti con tesserino in corso di validità.
Catalogo: Skira

Informazioni:
Tel. +39 0331 706011
info@museomaga.it
www.museomaga.it

10 febbraio 2018

CONTROCULTURA MUSICALE DELLA BEAT GENERATION




Cult Beat Generation. Generazione Beat l’origine della controcultura musicale è il tema dell'incontro della rassegna DOMENICA: INTORNO A KEROUAC.
DOMENICA 11 FEBBRAIO 2018, ORE 17.00 al Museo MAGA di Gallarate nella mostra in corso KEROUAC. BEAT PAINTING,


Filippo D’Angelo racconterà la Beat Generation da esperto di musica rock mentre Luca Magnoli e Gino Lucietto eseguiranno gli intermezzi musicali. Durante la conferenza si alterneranno immagini, video e musica il tutto nella mostra su Kerouac, all'origine della controcultura, in un arco di tempo tra gli anni '20 e gli '80 del Novecento.
Inoltre per il laboratorio Il mio Kerouac, un progetto sperimentale del Museo, domenica 11 febbraio saranno anche esposti i ritratti  in stile punk di Filippo D’Angelo sui protagonisti della musica e della controcultura. 



KEROUAC. BEAT PAINTING
Gallarate, Museo MA*GA
Fino al 22 aprile 2018


Orari
Lunedì chiuso
Martedì-venerdì, 9.30|12.30 - 14.30|18.30
Sabato e domenica, 11.00|19.00
E’ possibile visitare la mostra anche il lunedì e dal martedì al venerdì dalle 12.30 alle 14.30 solo su prenotazione:  Tel. +39 0331 706091 - progettispeciali@museomaga.it;  +39 0331 706031 - mostre@museomaga.it

Ingressi
€ 7,00 intero;
€ 5,00 ridotto per studenti fino ai 26 anni, over 65, tesserati FAI – Fondo Ambiente Italiano e residenti in Gallarate;
Gratuito per i minori di 14 anni, disabili che necessitano di accompagnatore , accompagnatore del disabile; dipendenti MiBACT; accompagnatori e guide turistiche Regione Lombardia, 1 insegnante ogni 10 studenti, membri ICOM, soci AMACI; giornalisti accreditati, giornalisti con tesserino in corso di validità.

Catalogo: Skira

Informazioni:
Tel. +39 0331 706011
info@museomaga.it  
www.museomaga.it


#kerouac #controcultura #beatgeneration #museomaga #gallarate

18 dicembre 2017

ARTE."Museo di Zoologia...Diverso per natura"




Museo di Zoologia … diverso per natura
Dal 22 dicembre 2017 al 31 marzo 2018 al Museo Civico di Zoologia
una mostra racconta la biodiversità del territorio romano e laziale
grazie alla più recenti acquisizioni di reperti

Decine e decine di specie animali trovano a Roma un ambiente ideale per vivere, scegliendo soprattutto i parchi, le ville storiche e gli edifici del centro che, con i loro tetti antichi e le tante cavità, riproducono gli ambienti naturali ricchi di ripari e anfratti. Dal punto di vista territoriale e paesaggistico, Roma è una città molto ricca in cui il fiume crea un corridoio naturale e il verde si fonde strettamente con i palazzi, favorendo un’elevatissima biodiversità animale. Il più delle volte non si tratta di specie vistose, rare o particolari, ma l’inurbamento della fauna selvatica è sicuramente un fenomeno in crescita sotto i nostri occhi.
Solo nell’area cittadina compresa all’interno dei 35.000 ettari del Grande Raccordo Anulare, le specie vegetali spontanee rilevate sono 1.300 - il 20% della flora italiana - e 5.200 le specie di insetti, il 14% delle specie presenti in Italia. Per quanto riguarda i vertebrati si hanno evidenze per 15 specie di acqua dolcecioè il 25% del totale dell’ittiofauna della acque interne italiane, 10 di anfibi (27% delle specie italiane), 16 di rettili (27% delle specie italiane), 140 di uccelli di cui 80 nidificanti, che rappresentano il 32% delle specie nidificanti in Italia, e 33 di mammiferi, il 30% delle specie presenti in Italia.
Ognuna di queste specie porta con sé preziose informazioni di carattere biologico, faunistico, ecologico, genetico ed etologico, che però corrono il rischio di perdersi per sempre quando un animale selvatico muore senza essere recuperato da un Museo di Scienze Naturali. Se, invece, viene raccolto e “musealizzato”, informatizzando tutti i dati relativi al luogo, alla data di recupero e alle cause di morte, può parlare a studenti e studiosi, attraverso un’infinità di informazioni correlate alla sua presenza in città, alla sua biologia e ai suoi rapporti con l’ambiente urbano. Per questo motivo il Museo Civico di Zoologia di Roma, acquisisce continuamente reperti zoologici, grazie alla collaborazione con i vari enti presenti sul territorio della città e dei suoi dintorni, che vanno ad arricchire le sue collezioni e quest’anno dedica una mostra ad alcune delle sue più recenti acquisizioni.
La mostra Museo di Zoologia … diverso per natura, allestita nella Sala della Balena del museo dal 22 dicembre 2017 al 31 marzo 2018, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è stata realizzata grazie al contributo di tutto il personale del Museo Civico di Zoologia.

Sono state realizzate vetrine e diorami con esemplari particolarmente significativi della fauna del territorio romano e più in generale laziale, preparati direttamente dal personale del Museo.
la mostra vuole stimolare la curiosità e l’interesse dei visitatori sulla necessità di una concreta politica di tutela e di conservazione dell’ambiente e della biodiversità e sul ruolo scientifico e culturale che può assumere un moderno museo di zoologia collegato al territorio.


Titolo mostra Museo di Zoologia … diverso per natura

Luogo Museo Civico di Zoologia via Ulisse Aldrovandi 18, Roma
Apertura al pubblico dal 22 dicembre 2017 al 31 marzo 2018

Inaugurazione 21 dicembre 2017 ore 18.00

Orario Martedì – domenica ore 9 – 19; 24 e 31 dicembre 9.00-14.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio

Biglietti Intero € 7; ridotto € 5,50; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Info Mostra 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00) 06.67109270
www.museodizoologia.it; www.museiincomuneroma.it


17 maggio 2017

LIBRI E ARTE A ROMA " COMUNICARE IL MUSEO OGGI"




Per la rassegnaLIBRI BARBERINI / CORSINI a cura di Silvia Pedone
In occasione della Giornata Mondiale dei Musei Giovedì 18 maggio 2017, ore 17.30: COMUNICARE IL MUSEO OGGI.
Dalle scelte museologiche al digitale
 

a cura di Lida Branchesi, Valter Curzi, Nicolette Mandarano
(Skira, Ginevra-Milano 2016)

Gallerie Nazionali di Arte Antica –
Palazzo BarberiniSalone di Pietro da Cortona
via della Quattro Fontane 13, Roma

Intervengono
:
Marcello Barbanera
, Professore di Archeologia Classica e direttore del Museo dei Gessi, Sapienza – Università di Roma; Flaminia Gennari Santori, Direttore delle Gallerie Nazionali Barberini e Corsini; Vittoria Marini Clarelli, Dirigente MiBACT, Direz. Gen. “Educazione e Ricerca”; Simone Verde, Direttore del complesso monumentale della Pilotta, Parma.
Coordina: Monica D’Onofrio, RAI - RadioTre
Sono presenti i curatori: Lida Branchesi, Valter Curzi, Nicolette Mandarano


La valorizzazione dei musei è oggi argomento di discussione e di  animato dibattito, al quale questo volume offre un contributo scientifico di esperienze e di riflessioni.
Un confronto internazionale, che ponga al centro della discussione il rapporto del museo con i visitatori, nasce dalla necessità di interrogarsi sulle capacità attrattive dei musei nei confronti di un pubblico sempre più vasto e non sempre dotato di adeguata cultura. Intercettare l’attenzione e  il diletto del visitatore sarà una vera e propria sfida.
  • Il volume si divide in quattro parti: Comunicare coinvolgendo: scelte museologiche a confronto,
  • Il progetto MUSART nel sistema museale regionale e l’interazione con le comunità locali,
  • Comunicare il museo a chi?,
  • Comunicare il museo come?.
Lida Branchesi, già docente di Storia dell’Arte; ricercatrice al CEDE - Centro Europeo dell’Educazione, poi INVALSI, dove ha diretto i progetti di ricerca relativi alle arti e al patrimonio culturale; membro del Group of Specialists on Heritage Education del Consiglio d’Europa; è professore a contratto di Didattica del Museo e del Territorio alla Sapienza Università di Roma e autrice di numerosi volumi e saggi pubblicati sia in Italia che all’estero.
Valter Curzi è professore di Storia dell’Arte Moderna presso la Sapienza Università di Roma, dove dirige la Scuola di Specializzazione in Beni storico artistici e il corso di abilitazione per l’insegnamento della Storia dell’Arte. È membro del comitato scientifico delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini e Galleria Corsini. Ha curato musei, mostre e progetti di ricerca rivolgendo particolare attenzione al tema della comunicazione.
Nicolette Mandarano, storica dell’arte, esperta in comunicazione del patrimonio culturale, è autrice di molti articoli sul rapporto fra tecnologie e beni culturali; ha scritto, nel 2014, Il marketing culturale nell’era del web 2.0. Come la comunità virtuale valuta i musei, edito da Guaraldi. Digital Content Curator per diversi committenti, è coordinatrice del master di primo livello Digital Heritage. Cultural Communication Through Digital Technologies della Sapienza Università di Roma.

 

18 aprile 2017

ARTE A ROMA "SPARTACO . SCHIAVI E PADRONI A ROMA"


SPARTACO.SCHIAVI E PADRONI A ROMA


Museo dell’Ara Pacis

31 marzo - 17 settembre 2017

250 reperti archeologici, 10 fotografie e installazioni audio-video per un racconto immersivo.
Il complesso mondo degli schiavi nell’antica Roma a partire dall’ultima grande rivolta guidata da Spartaco tra il 73 e il 71 a.C. 
Il più grande sistema schiavistico che la storia abbia mai conosciuto è quello di Roma antica.



Un’intera economia era basata sullo sfruttamento dell'essere umano: una “merce” tanto cara e redditizia quanto deperibile. Milioni di individui privi di libertà, diritti e proprietà: stime recenti hanno calcolato presenti  tra i 6 e i 10 milioni di schiavi su una popolazione di 50/60 milioni di individui.
Spartaco. Schiavi e padroni a Roma, è ospitata dal Museo dell’Ara Pacis dal 31 marzo al 17 settembre 2017.




Grazie a un team di archeologi, scenografi, registi e architetti la mostra restituisce la complessità del mondo degli schiavi nell’antica Roma a partire dall’ultima grande rivolta guidata da Spartaco tra il 73 e il 71 a.C. Divenuto gladiatore, Spartaco fu protagonista della celebre ribellione della scuola di gladiatori di Capua. Raccolse intorno a sé una moltitudine di schiavi, ma anche di poveri e di disperati, che trasformò in un vero esercito, tenendo testa per ben tre anni all’esercito romano.



Terrorizzò Roma e il suo establishment, che gli inviò contro le legioni di Crasso, quelle di Pompeo e quelle di Lucullo. Finalmente fu sconfitto e cadde combattendo in armi. Il suo corpo non fu mai trovato, ma 6000 dei suoi compagni di ribellione furono crocefissi sulla via Appia, lungo tutta la strada tra Roma e Capua.



I diversi ambiti della schiavitù ai tempi di Spartaco sono raccontati attraverso 11 sezioni che raccolgono circa 250 reperti archeologici affiancati da una selezione di 10 fotografie. Le opere sono inserite in un racconto immersivo composto da installazioni audio e video che riportano in vita suoni, voci e ambientazioni del contesto storico. Chiudono il percorso i contributi forniti dalla Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO, International Labour Organization), Agenzia Specializzata delle Nazioni Unite nei temi del lavoro e della politica sociale, impegnata nell’eliminazione del lavoro forzato e altre forme di schiavitù legate al mondo del lavoro.
I reperti archeologici provengono da 5 musei della Sovrintendenza Capitolina, da molti musei italiani (Museo Civico di Castel Nuovo - Maschio Angioino, Napoli; Fondazione Brescia Musei - Museo di Santa Giulia; Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Baia (NA); Museo Archeologico Nazionale, Napoli; Servizio Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Messina; Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli; Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps, Terme di Diocleziano e Palazzo Massimo; Soprintendenza Archeologica di Pompei; Gallerie Estensi, Modena; Accademia di S. Luca, Roma e


alcuni importanti musei stranieri (Musei Vaticani; Galleria Tretyakov, Mosca; Museo del Louvre, Parigi; Museo Archeologico Nazionale, Madrid; Museo Romano - Germanico, Colonia).
Le 10 fotografie – di Lewis Hine, Philip Jones Griffith, Patrick Zachmann, Gordon Parks, Fulvio Roiter, Francesco Cocco, Peter Magubane, Mark Peterson, Selvaprakash Lakshmanan – che affiancano il percorso espositivo, rappresentano altrettante forti denunce visive, realizzate da maestri della fotografia di documentazione, che in tempi recenti hanno voluto osservare con il proprio sguardo e la propria macchina fotografica alcune forme di schiavismo dell’epoca post-industriale e contemporanea. Ancora oggi, infatti, sono circa 21 milioni gli esseri umani che, secondo stime ufficiali, possono essere definiti vittime della new slavery.
LE SEZIONI
Benché la schiavitù sia esistita da tempi remoti in tutte le civiltà, sono stati i romani a dare vita all’organizzazione di un sistema schiavistico capillare sorto a seguito della conquista di intere popolazioni e territori immensi, che funzionarono come bacino di rifornimento di manodopera schiavile. Senza gli schiavi, motore silenzioso e quasi invisibile dell’impero, difficilmente si sarebbe sviluppato il latifondo a cultura intensiva, il commercio non avrebbe potuto distribuire merci su scala globale solcando numerose rotte, così come l’industria tessile, le fabbriche dei laterizi, la produzione industriale della ceramica e le imprese estrattive di cava e di miniera non avrebbero potuto far fronte ai consumi delle grandi concentrazioni urbane sorte intorno al Mediterraneo. Persino il settore divertimento e tempo libero – teatro, circo e terme – non avrebbe potuto sopravvivere senza una larga percentuale di lavoro schiavile.
Il percorso si snoda attraverso undici sezioni, a partire da Vincitori e vinti, in cui si racconta l’età delle conquiste e la riduzione in schiavitù di decine di migliaia di vinti in ogni campagna militare; Il sangue di Spartaco, ossia la sconfitta a opera delle legioni di Crasso dei circa 70.000 ribelli guidati, appunto, da Spartaco, episodio che segna la fine sanguinosa delle guerre sociali e sancisce l’ineluttabilità dell’economia schiavile.
La terza sezione è dedicata al Mercato degli schiavi, fiorente in tutto il Mediterraneo e presente nella stessa Roma.
La condizione degli Schiavi domestici è l’argomento della quarta sezione che evidenzia il privilegio, rispetto agli addetti ai lavori pesanti, di chi condivideva quotidianamente la vita negli spazi domestici, godendo, talvolta, addirittura della stima e dell’affetto del padrone.
Nella quinta sezione, Schiavi nei campi, si tratta dell’agricoltura, contesto sicuramente più svantaggiato, per la fatica quotidiana, la presenza di un sorvegliante plenipotenziario e a volte per l’uso delle catene nei campi.
Ancora peggiore poteva essere la situazione delle schiave, esaminata nella sesta sezione Schiavitù femminile e sfruttamento sessuale, per le quali la prostituzione era così frequente da renderne necessaria la proibizione per legge. Ciò nonostante, talvolta le schiave-amanti potevano acquisire ruoli di rilievo nella vita familiare.
Esistevano poi i Mestieri da schiavi (settima sezione), alcuni dei quali conferivano ulteriore marchio di infamia, come le prostitute, i gladiatori, gli aurighi e gli attori. Accanto a questi, però, altri mestieri – oggi stimati, come quello del medico e del chirurgo – erano esercitati da schiavi, molto spesso greci, di particolare cultura e abilità.
L’ottava sezione è dedicata agli Schiavi bambini, del cui impiego nell’economia domestica padronale restano molte testimonianze archeologiche. Il loro numero cresce al termine delle grandi conquiste con l’aumento delle nascite tra gli schiavi che vivono stabilmente nelle case dei padroni.
La nona sezione, Schiavi nelle cave e miniere, descrive la condizione di lavoro e di vita cui erano costretti coloro che rifornivano di marmi e metalli preziosi la capitale e gli altri centri dell’impero.
La decima sezione, Una strada verso la libertà, è dedicata alla manumissio, vera e propria occasione offerta dal diritto romano agli schiavi più meritevoli e a quelli che erano riusciti, arricchendosi, a comprare la propria libertà. Si trattava comunque di una pratica diffusa e unica nella storia della schiavitù tanto che gli schiavi liberati, i liberti, potevano divenire a pieno titolo cittadini romani, con tutti i diritti connessi e poche limitazioni, che peraltro scomparivano per la generazione successiva. Con questa logica, paradossale, il sistema schiavistico romano metteva in moto un vero e proprio ascensore sociale su base, almeno teoricamente, meritocratica.
L’ultima sezione, Schiavitù e religione, esplora il rapporto della schiavitù con alcuni aspetti del culto ufficiale romano, per poi soffermarsi sugli effetti dell’affermazione del Cristianesimo in età costantiniana.





L’esposizione è ideata da Claudio Parisi Presicce e Orietta Rossini. La curatela scientifica è di Claudio Parisi PresicceOrietta Rossini Lucia Spagnuolo. Ideazione, regia e curatela dell’allestimento visivo e sonoro sono di Roberto AndòGiovanni CarluccioAngelo PasquiniLuca Scarzella Hubert Westkemper. La curatela della sezione fotografica è di Alessandra Mauro. Produzione audio e video sono a cura di NEO narrative environment operas. Catalogo De Luca Editore.

2 gennaio 2017

MUSEI A ROMA: "ALL'OMBRA DELLE PIRAMIDI AL MUSEO BARRACCO"


All’ombra delle piramidi
La mastaba del dignitario Nefer
Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
30 dicembre 2016  - 28 maggio 2017

Ingresso gratuito

Il Museo Barracco  conserva la preziosa “stele della falsa porta” del dignitario Nefer, vissuto in Egitto ai tempi della IV Dinastia (2575-2465 a.C.), dei grandi faraoni costruttori delle piramidi. Nefer era il soprintendente di tutti gli scribi del re, dei magazzini delle provviste e della “casa delle armi” ed ebbe l’onore di essere sepolto in una màstaba del cimitero reale ai piedi della piramide di Cheope. Le màstabe (dall'arabo“panca”) sono monumenti troncopiramidali a struttura piena,  destinati ad accogliere il pozzo funerario che metteva in comunicazione l’area esterna con la camera sepolcrale sotterranea che ospitava il sarcofago del defunto ed il suo corredo.
Nefer aggiunse alla struttura della tomba una piccola cappella funeraria, rivestita di rilievi, che è stata ricostruita al Museo Barracco nelle sue dimensioni originali. I rilievi della tomba dispersi in diversi musei europei e americani sono riprodotti per immagini all’interno della cappella funeraria, ricostruita in modo da restituire l’immagine generale di una tomba egizia del  3° millennio avanti Cristo.
La mostra prevede la ricostruzione in dimensioni 1:1.
Museo Barracco  

La storia
La stele del Museo Barracco fu acquistata da Giovanni Barracco a un’asta a Parigi nel 1868: si vendevano in quell’occasione le opere della collezione di Napoléon-Joseph-Charles-Paul Bonaparte, detto Plon Plon, figlio del fratello minore di Napoleone I. Il principe aveva progettato, per il 1858, un viaggio in Egitto, sulle orme della spedizione napoleonica del 1798-1801. Per accogliere degnamente un ospite  così illustre il governatore  d’Egitto, Said Pacha,  decise di organizzare preventivamente una serie di campagne di scavo in modo che il principe potesse provare il piacere della “scoperta” dei tesori archeologici dell’ Egitto faraonico che emergevano, come per incanto, dalla sabbia del deserto.
Per preparare questa  messa in scena venne convocato in Egitto il famoso egittologo Auguste Mariette, allora conservatore aggiunto delle antichità egizie del Louvre. Mariette giunse in Egitto nel 1857 e, in un breve lasso di tempo, riuscì ad aprire fino a 35 cantieri di scavo dirigendo personalmente gli scavi e controllando attivamente tutte le importanti scoperte che avvenivano nei diversi luoghi. La messe dei ritrovamenti emersa da quelle esplorazioni fu impressionante, sia per qualità che per quantità.
Il viaggio fu annullato, ma il principe ricevette in omaggio una serie di opere egizie, tra cui spiccava la stele di Nefer.  Plon Plon conservava queste opere all’interno della sua sontuosa Maison Pompéienne, fatta costruire a Parigi su ispirazione di una domus di Pompei. In un momento di difficoltà politica le prince Napoléon vendette casa e collezione. La stele di Nefer  divenne il primo pezzo della raccolta di Giovanni Barracco.
INFO
Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
Corso Vittorio Emanuele 166/A
Ottobre – maggio: da martedì a domenica ore 10 – 16 (ingresso consentito fino alle 15.30); 1 gennaio ore 15 -  19
Giorni di chiusura: lunedì, 1 maggio
060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00), www.museiincomune.it; www.museobarracco.it
#nefer
#museobarracco
#roma

1 dicembre 2016

MUSEI: "PROFUMI D'ORIENTE AL MUSEO PIETRO CANONICA"

Cari lettori,

una mostra di prezioso collezionismo di arte orientale corredata da oggetti e fotografie dell'eclettico artista Pietro Canonica nel Museo a lui nominato e immerso nella meraviglia del Parco romano di Villa Borghese.


Profumi d’Oriente

Museo Pietro Canonica a Villa Borghese

4 dicembre 2016 / 8 gennaio 2017

Inaugurazione sabato 3 dicembre ore 12.00

 

Famoso come scultore e allo stesso tempo musicista e pittore, Pietro Canonica (Moncalieri 1869 - Roma 1959) è stato uno dei pochi italiani che entrò in contatto con l’oriente islamico nei primi anni del Ventesimo secolo. I preziosi oggetti esposti provengono da diverse aree del Medio ed Estremo Oriente e sono state collezionate dall’artista.
 
Canonica Ismet
 
In evidenza antichi piatti persiani, brocche turche, acquamanili e il pugnale d’oro di re Faysal I e oggetti avuti in dono o acquistati nei viaggi, come i costumi arabi, i caftani, le armi islamiche e giapponesi.
 
 
Numerose anche le fotografie scattate durante i lunghi viaggi di lavoro e in occasione delle inaugurazioni.

 
INFO
Museo Pietro Canonica a Villa Borghese
Viale Pietro Canonica, 2 - Roma
Ingresso gratuito
 Info
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
 
 


20 ottobre 2016

WORKSHOP IN BLOG: 21 OTTOBRE - 20 NOVEMBRE RAZZA UMANA DI OLIVIERO TOSCANI


OLIVIERO TOSCANI A VIBO VALENTIA CON LA CAMERA DI COMMERCIO 

TUTTO ESAURITO PER LE PRIME GIORNATE DEL WORKSHOP “IL MESTIERE DELL’ARTE”.

E ADESSO SI ASPETTA TOSCANI.


RAZZA UMANA mostra di Oliviero Toscani
21 ottobre - 20 novembre 2016 Vibo Valentia, Museo Lìmen

Foto: © Oliviero Toscani






Il grande fotografo realizzerà una mostra personale presso il Museo Lìmen, pronto a un grande rilancio della sua collezione di arte contemporanea. Nella stessa giornata dell’inaugurazione terrà una Lectio Magistralis, preceduta da uno speech di Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale di Milano.

Grandi personalità si sono alternate, nei giorni scorsi, nel workshop “il mestiere dell’arte”, organizzato dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia e andato tutto esaurito. Lezioni sui sistemi museali e sul mondo del lavoro che ruota intorno all’arte, tenute da professionisti accorsi da ogni parte d’Italia. 

Giovedì 20 ottobre si terrà l’ultima giornata di questo ciclo: dalle 9 del mattino uno speech di Nicolas Ballario di Arthemisia Group (società che ha organizzato l’intero evento per la Camera di Commercio) e uno di Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale di Milano. Alle 17 sarà lo stesso Oliviero Toscani a tenere la Lectio Magistralis che chiuderà il workshop. Una conferenza dal titolo evocativo: la creatività è dall’altra parte del vento.
Alle 19 la Camera di Commercio aprirà le porte a tutta la cittadinanza: Oliviero Toscani, il presidente della camera di Commercio Michele Lico e la Direttrice del Museo Lìmen Donatella Romeo, taglieranno il nastro della mostra RAZZA UMANA, che occuperà gli spazi dello storico complesso di Piazza San Leoluca fino al 20 novembre. Una ricerca sull’unicità delle diversità per scoprire che ciascuno è un’opera d’arte ma, allo stesso tempo, appartenente all’unica razza esistente, quella umana. RAZZA UMANA è infatti il titolo della mostra, che dopo essere stata esposta in altri prestigiosi spazi approda a Vibo Valentia con decine di ritratti realizzati in ogni angolo del pianeta. 

Oliviero toscani, figlio del primo reporter del Corriere della Sera, è da anni la forza creativa dietro i più grandi marchi e giornali del mondo. Le sue fotografie hanno sconvolto e fatto riflettere l’opinione pubblica, fin da quando Toscani ha iniziato a usare la diffusione pubblicitaria per parlare dei problemi del mondo: razzismo, AIDS, morte per fame e per sete, guerra, anoressia, omofobia e molto altro.

Il mestiere dell’arte
Il workshop comincerà il 7 ottobre, e continuerà nelle giornate del 14 e del 20 a Vibo Valentia presso la sede della Camera di Commercio.
La richiesta di iscrizione (fino a esaurimento posti) può essere inoltrata alla mail
nb@arthemisia.it, e nella stessa dovranno essere indicati i dati dei richiedenti e una breve presentazione/motivazione della stessa richiesta di partecipazione.
Verrà data precedenza agli studenti di Licei Artistici, Università di storia dell’arte e marketing culturale e Accademie.

#museolimen
#olivierotoscani
#razzaumana

17 ottobre 2016

LIBRI IN BLOG: FINO AL 23 OTTOBRE DUEMILALIBRI A GALLARATE

GALLARATE (VA)
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA DI
DUEMILALIBRI - GIORNATE DEL LIBRO E DELL’AUTORE
Mistero e realtà. Non solo giallo
Si è aperta la XVII edizione di duemilalibri - Giornate del libro e dell’autore, in programma a Gallarate, fino al 23 ottobre 2016.


Tra le iniziative più interessanti martedì 18 ottobre, alle ore 21.00, al Ridotto del Teatro Condominio, l’incontro con Massimo Picozzi che parlerà del suo libro Profiler. Criminologo ed esperto di profiling, Massimo Picozzi insegna a «leggere» con chiarezza e rapidità persone e situazioni, a individuare i rischi potenziali della vita di tutti i giorni, a capire quando seguire l'istinto se qualcosa ci allarma e a prendere le decisioni giuste per tenere noi e i nostri cari lontani dal pericolo. Attraverso le tecniche e i segreti dei profiler, si potrà la capacità di riconoscere in un istante i segnali di rischio e scegliere il comportamento più adatto a prevenire e disinnescare qualunque tentativo di inganno, truffa, furto, aggressione e – visti i tempi – terrorismo.



Mercoledì 19 ottobre, alle ore 20.30, al Teatro del Popolo, La compagnia dei gelosi (Luciano Mastellari con Alessandro Carnevali e Deborah Luraghi; alla tastiera: Loris Lomazzi) terranno un reading letterario con accompagnamento musicale sulla Milano nera, ovvero un’esplorazione del noir all'italiana ambientato in una Milano che – come è nell'immaginario comune – è sempre ammantata di nebbia. Giorgio Scerbanenco e Renato Olivieri sono I maestri riconosciuti e da loro si parte per arrivare agli autori contemporanei, passando per la Scuola dei duri di Andrea G. Pinketts.
Giovedì 20 ottobre, alle ore 18.00, il Museo MA*GA ospiterà la premiazione dei vincitori del concorso letterario “Il fiume e la città”
Alle ore 21.00, alla Sala Martignoni, Pietro Crivellaro presenterà il suo libro La battaglia del Cervino che parla dell’impresa più famosa dell’alpinismo.
Venerdì 21 ottobre, alle ore 20.00 nell’aula magna dell’Istituto Falcone ospiterà Cena in giallo, l’incontro con la scrittrice Sara Magnoli e l'illustratore Tiziano Riverso; un viaggio letterario tra omicidi commessi da qualcuno che non esiste e cadaveri sparsi. A seguire, alle ore 20.00, al Ristorante Saperi&Sapori, la Cena con delitto (prenotazione obbligatoria al n. tel. 0331774605 o via mail a ipcalberghiero@virgilio.it).
Alle ore 21.30, a Il Melo, la serata si chiuderà con il concerto jazz di Carlo Bagnoli e Paolo Tomelleri, From New Orleans to Chicago.
Sabato 22 ottobre, alle ore 15.00, alla Biblioteca civica L. Majno, la Compagnia dei Gelosi proporrà tre racconti gialli di Agatha Christie adattati per l’infanzia.
Alle ore 21.00, il Teatro del Popolo accoglierà il concerto del duo Giacomo Battarino (piano) e Agnes Langer (violino). In programma, musiche di Schumann, Britten, Bartok e Gershwin.
La chiusura di duemilalibri, domenica 23 ottobre, sarà idealmente affidata a due importanti autori; il primo, Andrea Vitali - ore 18.00, Teatro Condominio - che discuterà con Giorgio Gandola, direttore dell’Eco di Bergamo, di Viva più che mai, il suo romanzo più recente.
Alle 21.00, al Ridotto del Teatro Condominio, Lorenzo Beccati, autore televisivo tra i più conosciuti, che parlerà di Aenigma, la sua ultima fatica letteraria.
Il programma di duemilalibri è scaricabile dal sito: www.duemilalibri.it

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15 ottobre 2016

CINEMA E LETTERATURA: MAGNIFICENT OBSESSION

Incontro con l’artista:
Matthias Brunner presenta 

Magnificent Obsession

con Vieri Razzini, critico cinematografico e Andrea Viliani, direttore del Museo MADRE

lunedì 17 ottobre 2016, ore 16.00

Festa del Cinema di Roma
Auditorium Parco della Musica. Studio tre
Viale Pietro de Coubertin 30, Roma


E'un incontro che vedrà come protagonista Matthias Brunner in conversazione con il critico cinematografico Vieri Razzini e Andrea Viliani, direttore del Museo MADRE e grande appassionato di cinema e avrà come tema la relazione tra arte e cinema, letteratura e pellicola, un tema amato da Matthias Brunner che presenta al Festival del Cinema Magnificent Obsession: un’installazione composta di quattro schermi inseriti in una libreria su cui vengono proiettate le immagini di 36 film realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta (in mostra fino al 23 ottobre 2016).


Le scene selezionate dall’artista per la sua opera riguardano esclusivamente momenti in cui sono compaiono libri o aspetti che riguardano la letteratura, come scrivere (Fuoco Fatuo, 1963, Louis Malle), stampare (Le due inglesi, 1971, Francois Truffaut), il viaggio per arrivare in libreria (Lettera da una sconosciuta, 1948, Max Ophuls), l’incontro in una libreria (Colazione da Tiffany, 1961, Blacke Edwards) o l’interpretazione di un testo (Splendore nell’erba, 1961, Elia Kazan)


Brunner ha scelto alcuni dei più significativi adattamenti cinematografici di capolavori letterari di grandi scrittori, come Marguerite Duras (Hiroshima mon amour), Alberto Moravia (La noia) e Raymond Quenau (Zazie nel metrò), affiancadoli alle pellicole di registi che hanno incentrato la loro ricerca su aspetti dal sapore letterario, come Claude Chabrol (I cugini e Le Beau Serge), Francois Truffaut ( I 400 colpi), Alfred Hitchcook (Gli uccelli e Marnie), Elia Kazan (Splendore nell’erba), Louis Bunuel (Il diario di una cameriera e Bella di giorno), Jean-Pierre Melville ( La carne e l’anima).

L’opera audiovisiva Magnificent Obsession e l’incontro con l’artista sono stati promossi e organizzati da In Between Art Film di Beatrice Bulgari, in collaborazione con la galleria Magazzino e la Kunsthaus di Zurigo.

Dove: Festa del Cinema di Roma | Auditorium Parco della Musica | Viale Pietro de Coubertin 30, Roma STUDIO 2
Quando: 13 ottobre - 23 ottobre 2016
Orari: da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 22.00, sabato e domenica dalle 12.00 alle 22.00
Ingresso: gratuito
INFORMAZIONI INCONTRO
Relatori: Matthias Brunner, Vieri Razzini, Andrea Viliani
Dove: Festa del Cinema di Roma | Auditorium Parco della Musica | Viale Pietro de Coubertin 30, Roma STUDIO 3
Quando: lunedì 17 novembre 2016, ore 16.00
Ingresso: gratuito fino a esaurimento posti