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31 marzo 2017

LIBRI " UN MILIARDO DI ANNI PRIMA DELLA FINE DEL MONDO"

 

Arkadi e Boris Strugatzki
UN MILIARDO DI ANNI PRIMA DELLA FINE DEL MONDO

traduzione di Paolo Nori
in libreria dal 20 aprile

gli alianti, 224 pagine 16 euro

Capita a tutti: stiamo cercando di concentrarci su qualcosa, siamo vicini a un’idea, a una soluzione… e suona il telefono, viene a trovarci un amico, cediamo alla tentazione irresistibile di controllare qualcosa sul web.
E il tempo passa, siamo in ritardo, i nostri buoni propositi cadono nel nulla.
La faccenda innervosisce parecchio Maljanov, che ha rinunciato alle vacanze al mare per concludere una ricerca importantissima sullo spazio interstellare.
A Leningrado fa un caldo infernale e tutto sembra cospirare per ostacolare il suo lavoro. Ma sembra soltanto, o davvero è così? È qualcuno, qualcosa, o addirittura l’universo, a difendersi dal progresso umano, dalle nostre scoperte? Potremmo cambiare qualcosa di radicale, se solo resistessimo di più?
Pagina dopo pagina, la tensione cresce, come sempre accade quando c’è verità e ironia, la scrittura è potente e al centro del romanzo ci sentiamo noi.

____________________________
HAKAN GÜNDAY
Migrare. Le vere - false speranze
introduce Gian Luigi Beccaria
al festival BIENNALE DEMOCRAZIA
SABATO 1 aprile ore 21 
Auditorium Vivaldi, piazza Carlo Alberto 3 - TORINO

Con Ancóra, il suo ultimo romanzo ha affrontato il tema scottante del commercio dei migranti nell’Egeo dal punto di vista di un trafficante bambino.
In occasione della quinta edizione di Biennale Democrazia, l’“enfant terrible” della letteratura turca riflette sulla migrazione: un viaggio non alla scoperta di se stessi, ma del mondo e delle sue atrocità. La migrazione è sentirsi immobilizzati su una strada senza fine, alla mercé degli altri. Dove il tuo nome e la tua professione non contano niente: sei solo una “macchina della speranza” che tenta di raggiungere una terra di pace, sei solo un giocatore d’azzardo che scommette la sua speranza sulle possibilità. Pronto, con il giubbotto di salvataggio addosso, a inseguire i tuoi sogni. 
#libri 

FOTOGRAFIA A ROMA "HARRAGA"

 
Giulio Piscitelli presenta
HARRAGA
In viaggio bruciando le frontiere

a Roma
martedì 4 aprile 2017 ore 19
Officine Fotografiche
Via Libetta 1



FORMATO: 20x26
CONFEZIONE: cartonato
PAGINE: 182
FOTOGRAFIE: 130 foto a colori
PREZZO: 39 Euro


Un’umanità plurale, altrove rappresentata senza volto e senza voce, anima i percorsi testimoniati in questo libro.
Alessandro Leogrande


La nostra imbarcazione, dieci metri di legno invecchiato da anni di mare, prosegue senza sosta per le prime otto ore sotto il peso di 120 corpi.

Giulio Piscitelli


Mar Mediterraneo, aprile 2011. © Giulio Piscitelli/Contrasto


A Roma la presentazione di Harraga. In viaggio bruciando le frontiere, il libro di Giulio Piscitelli pubblicato da Contrasto (in italiano e inglese) e curato da Giulia Tornari.  Un’occasione per ascoltare il racconto dell’esperienza del fotogiornalista italiano in dialogo con Giulio  la curatrice Giulia Tornari.
Harraga è il termine con cui, in dialetto marocchino e algerino, si definisce il migrante che viaggia senza documenti, che “brucia le frontiere”. Giulio Piscitelli ha seguito le rotte dei migranti che provano a entrare in Europa. Lo ha fatto nel Mediterraneo orientale e in quello occidentale, imbarcandosi in Tunisia per raggiungere le coste italiane, documentando le enclave spagnole di Melilla, i viaggi verso Lampedusa, i profughi del Corno d’Africa che attraversano il deserto, i siriani, gli iracheni, gli afghani che approdano sulle isole greche nella speranza di raggiungere l’Europa.
 
Harraga è una testimonianza unica, in immagini e parole, del periodo storico che stiamo attraversando; un archivio visivo .

Completano il volume un testo introduttivo di Alessandro Leogrande e le mappe inedite disegnate appositamente per questo lavoro dal cartografo Philippe Rekacewicz.
Con questo reportage, che sarà esposto a Forma Meravigli (Milano) dal 24 febbraio al 26 marzo 2017, Giulio Piscitelli ha vinto la 13esima edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli, istituito dal GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale).


Calais, Francia, novembre 2015. © Giulio Piscitelli/Contrasto


Giulio Piscitelli (Napoli, 1981), dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, si avvicina alla fotografia iniziando a collaborare con agenzie di news italiane e straniere. Dal 2010 lavora come freelance, realizzando reportage sull’attualità internazionale. I suoi lavori sono stati esposti al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, all’Angkor Photo Festival, al Visa pour l’Image, presso la War Photo Limited Gallery e la Hannemberg Gallery. A partire dal 2010 si è concentrato sulla crisi migratoria in Europa, producendo il lavoro da cui è tratto Harraga; contemporaneamente ha esteso il suo interesse fotogiornalistico alle crisi internazionali, documentando il colpo di stato in Egitto, la guerra in Siria, Iraq e Ucraina. I suoi lavori sono apparsi su quotidiani e riviste in Italia e all’estero, tra cui: Internazionale, New York Times, Espresso, Stern, Io donna, Newsweek, Vanity Fair, Time, La Stampa, Vrji. Attualmente Giulio Piscitelli vive a Napoli e il suo lavoro è rappresentato dall’agenzia Contrasto dal 2013.
Alessandro Leogrande, nato a Taranto nel 1977, vive a Roma. Scrittore e giornalista, è stato per dieci anni vicedirettore del mensile Lo Straniero. Nelle sue inchieste si è occupato di questioni sociali, politiche e ambientali, e con alcuni reportage narrativi ha raccontato i viaggi dei migranti, il Mediterraneo contemporaneo, lo sfruttamento dei nuovi braccianti. Tra i suoi libri: Uomini e caporali (Mondadori 2008/Feltrinelli 2016), Il naufragio (Feltrinelli 2011; da cui è stata tratta l’opera Kater i Rades di Admir Shkurtaj, con la regia di Salvatore Tramacere, che ha debuttato alla Biennale Musica 2014), Fumo sulla città (Fandango 2013), La frontiera (Feltrinelli 2016).
Philippe Rekacewicz (Parigi, 1960) è geografo, cartografo e information designer. Laureato in Geografia presso l’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne, ha lavorato per Le Monde diplomatique dal 1988 al 2014. Tra il 1996 e il 2008 ha anche diretto il dipartimento di Cartografia del GRID-Arendal in Norvegia, centro che collabora con il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP). Esperto di geopolitica e relazioni internazionali, si occupa di soprattutto di problematiche legate a migrazioni, profughi, dislocamenti forzati e frontiere. Attualmente sta lavorando a numerosi progetti socioeconomici incentrati sulla creazione di spazi pubblici e privati e sulla percezione e rappresentazione delle frontiere. Studia con profondo interesse i nessi tra cartografia, arte, scienza e politica. Dal 2006 ha partecipato a progetti di cartografia artistica in diversi paesi europei. Al momento sta anche conducendo una ricerca sulla “cartografia sperimentale”.
 

 
#FOTOGRAFIA
#HARRAGA

FOTOGRAFIA A ROMA ""EUR 42 | OGGI - Visioni differenti", foto di Carlo d'Orta | Roma, HONOS ART "

La fotografia contemporanea di Carlo D'Orta vede l'EUR di Roma nelle vibrazioni del passato razionalismo e della grande innovazione contemporanea.
EUR 42 | OGGI - Visioni differenti
di Carlo D’Orta
mostra a cura di Giuseppe Prode
HONOS ART, Contemporary Art Gallery
Roma, Via dei Delfini 35


dal 4 aprile al 27 maggio 2017
 



In mostra 24 scatti, la maggior parte mai esposti e realizzati per l’occasione da Carlo D’Orta, che racconta un quartiere romano, l’EUR, spesso minimizzato come emblema del razionalismo novecentesco.



HonosArt_CarloD’Orta_Eur42



L’architettura e le proiezioni ortogonali degli edifici fanno da scenario ai giochi di luci ed ombre che si  intersecano e creano nuovi spazi dove D’Orta cerca le Vibrazioni: riflessi delle vetrate

HonosArt_CarloD’Orta_Eur42

 
che alterano il rigore per visioni originali, nuove dimensioni o nuovi equilibri.


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Lo sguardo originale e diverso sull’EUR è quello del fotografo che lo vuole  ri-scoprire.

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Il Colosseo Quadrato è il Palazzo della Civiltà del Lavoro, il Museo della Civiltà Romana, i palazzi di vetro dell’EUR raccontano un altro di un quartiere quasi futurista fatto di movimento, di scomposizione delle forme.


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In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con testi dell’artista, del curatore e di Amedeo Schiattarella.


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NOTE BIOGRAFICHE CARLO D’ORTA
Viaggiatore e fotografo da oltre 40 anni, si dedica allo studio dell’arte contemporanea e si perfeziona in corsi avanzati di pittura nell’ambito della Rome University of Fine Arts (RUFA) e di master in fotografia allo IED di Milano. La sua visione fotografica subisce una continua evoluzione, dall’iniziale approccio documentario a scatti di ispirazione astratta o venati da una visione metafisico/surrealista. La sensibilità cromatica maturata anche durante il percorso formativo dà alle sue fotografie una forte caratterizzazione pittorica, frutto talvolta anche di limitati interventi in post-produzione su luci e colori. Privilegia l’architettura, concentrandosi ora sulla de-contestualizzazione dei particolari ora sulle deformazioni prodotte dai riflessi di vetrate e cristalli, e il paesaggio, ma dedica ricerche specifiche anche alla danza.
Dal 2009 ha esposto i suoi lavori in mostre personali presso gallerie private e Istituzioni pubbliche in Italia, Germania, Singapore e altri paesi. Nel 2013 ha tenuto la sua prima mostra personale (Biologia dell’Inorganico) al museo d’arte contemporanea di Palazzo Collicola (Spoleto). Nel 2015 l’Officina delle Zattere di Venezia ha ospitato, accanto al Padiglione del Guatemala alla Biennale d’Arte, la sua mostra personale Beyond the Lens, poi portata anche nel Tempio di Pomona a Salerno. Nel gennaio 2017 il National Museum di Singapore ha ospitato una sua mostra personale dedicata alla serie Vibrazioni, poi riproposta nella Galleria Bruno Art Group di Singapore.
Ha vinto o è stato finalista/selezionato in numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui Sony World Photography Award, Celeste Prize, Malamegi Vision Art Contest, Premio Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano (come foto-designer), Premio Enegan Art e altri. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche tra cui Museo di AC Palazzo Collicola (Spoleto), Centro Congressi della Banca d’Italia a Roma, Camera Deputati, Autorità per le Comunicazioni (AGCOM), Architektenkammer Baden-Wurttemberg, Istituto Italiano di Cultura e Consolato Generale d’Italia a New York, Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, e altre. Negli anni 2015 e 2016, inoltre, i suoi progetti (S)Composizioni-Metafora della Vita, Vibrazioni e Liquidance sono stati selezionati per entrare a far parte dell’Archivio del Fondo Malerba Fotografia, prestigiosa istituzione dedicata alla promozione della fotografia a livello nazionale e internazionale.


HonosArt_CarloD’Orta_Eur42


HONOS ART è una giovane galleria d’arte contemporanea, fisica e virtuale. Nata per dare voce ad una interpretazione critica della contemporaneità offre la sua personale chiave di lettura attraverso lavori di ricerca e autenticità artistica alternando grandi maestri e giovani artisti per garantire qualità ed unicità artistica. Attiva a Roma dal novembre 2015, la galleria partecipa attivamente in Fiere del settore come, ad esempio, MIA Photo Fair (Milano, marzo 2017).



Carlo D’Orta. Eur 42| OGGI – Visioni Differenti
Curatore: Giuseppe Prode
Sede: Honos Art, Contemporary Art Gallery, via dei Delfini 35 - 00186 Roma
Apertura al pubblico: 4 aprile – 27 maggio 2017
Orari: dal martedì al sabato 12.00 - 19.30


 

ARTE E MUSICA "WEEK-END AL MUSEO | Fondazione Musica per Roma ai MUSEI CAPITOLINI - Musica nei musei gratuiti | 1 aprile "


Fondazione Musica per Roma e Musei Capitolini insieme per l’ultima apertura straordinaria serale con ingresso a un euro

Esedra Marco Aurelio concerto

Nel week-end concerti in programma al Museo Pietro Canonica e Napoleonico

Sabato 1 aprile ultimo appuntamento con le aperture serali straordinarie dei Musei Capitolini con il biglietto al costo simbolico di 1 euro. Sarà protagonista dell’evento la Fondazione Musica per Roma che con la sua New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini eseguirà i classici delle grandi orchestre jazz.
Il percorso ricco di swing e ritmi incalzanti invoglierà il pubblico a muoversi con brani famosi come Moten Swing a Take the A Train,Sophisticated Lady o One O’Clock Jump.
Per l’occasione dalla New Talents Jazz Orchestra si formeranno altre due ensemble. Il New Talents Jazz Combo, quartetto formato da un sax alto, una tromba, un trombone e chitarra, farà improvvisazione collettiva su alcuni famosi jazz standards, mentre il sestetto, New Talents Jazz Ensemble dedicherà un omaggio a Paolo Conte.



Il pubblico potrà accedere alle sale dei Musei Capitolini dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23), visitarne mostre e collezioni permanenti e partecipare alle attività con il biglietto simbolico di un euro. In programma anche un test sensoriale con una selezione di formaggi vincitori della sezione Roma del “Premio Roma” 2016 in abbinamento a due birre artigianali realizzato in collaborazione con Agro Camera (alle 20 e alle 21.30 fino a esaurimento posti disponibili, max 60 persone per turno). Prenotazioni obbligatorie allo 060608.
Continua anche l’animazione del week-end nei piccoli musei a ingresso gratuito durante gli orari di apertura ordinaria. Sabato 1 aprile alle ore 11.30 al Museo Pietro Canonica Roma Tre Orchestra presenterà un concerto dal titolo L’oboe nel novecento con Ida Gianolla (oboe) e Claudio Martelli (pianoforte). Sempre sabato 1 aprile alle ore 16.00 presso il Museo Napoleonico si potrà assistere all’esibizione del Duo MuSa Jazz (Sapienza Università di Roma) con Simone Di Cataldi (pianoforte) e Stefano Matteucci (sassofono) che proporranno il concerto A journey in jazz.

PROGRAMMA
MUSEI CAPITOLINI
Sabato 1 aprile
ore 20.30       New Talents Jazz Orchestra Esedra del Marco Aurelio
ore 21.15       New Talents Jazz Combo Palazzo Nuovo
ore 21.45       New Talents Jazz Ensemble  Sala Pietro da Cortona
ore 22.15       New Talents Jazz Combo Palazzo Nuovo
ore 23.00       New Talents Jazz Orchestra Esedra del Marco Aurelio
New Talents Jazz Orchestra 
Direttore: Mario Corvini
Assistente collaboratore: Maurizio Miotti
Sassofoni: Diego BettazziVittorio CuculoIgor MarinoFrancesco DominicisRiccardo Nebbiosi
Trombe: Andrea PriolaStefano MonastraNicola TarielloChiara Orlando
Tromboni: Mattia CollacchiStefano CocciaEugenio RenzettiFederico Proietti
Chitarra: Luca Berardi
Pianoforte: Carlo Ferro
Contrabbasso: Stefano Guercilena
Batteria: Davide Sollazzi
LA COLLEZIONE MUSEALE E LE MOSTRE IN CORSO
Le aperture straordinarie serali dei Musei Capitolini sono un’occasione unica per passeggiare nelle splendide sale del museo pubblico più antico del mondo, ammirando capolavori come la Lupa Capitolina, lo Spinario, la statua equestre di Marco Aurelio, i quadri della Pinacoteca di Guercino e Caravaggio o la Venere Esquilina e il Galata morente e per visitare le mostre in corsoLeonardo e il Volo. Il manoscritto originale del Codice e un’esperienza multimediale e 3D che porta per la prima volta a Roma il manoscritto in cui è raccolta la summa delle intuizioni elaborate da Leonardo sul volo e, al piano terra di Palazzo dei Conservatori, L’Annunciazione del grande artista cretese El Greco.
DEGUSTAZIONI
In programma alle ore 20 e alle ore 21.30 (durata 45’), fino a esaurimento disponibilità, un test sensoriale con i prodotti della campagna romana. Un percorso di scoperta dei formaggi vincitori della sezione Roma del “Premio Roma” 2016 in abbinamento a due birre artigianali realizzato in collaborazione con Agro Camera (max 60 persone per turno). Prenotazioni obbligatorie allo 060608.

MUSEO PIETRO CANONICA
Sabato 1 aprile ore 11.30
Roma Tre Orchestra
L’oboe nel Novecento
  1. Britten: Temporal Variationper oboe e pianoforte
  2. Hindemith: Oboe Sonata
  3. Poulenc: Oboe Sonata
  4. Saint-Saëns: Sonata per oboe op.166
Un viaggio nella musica del Novecento, attraverso la conoscenza di un insolito protagonista: l’oboe. Un variegato programma che esplora l’uso multiforme che di questo strumento viene fatto da musicisti diversi per estrazione, provenienza, temperie culturale.
Duo Leonardo
Ida Gianolla, oboe
Claudio Martelli, pianoforte
MUSEO NAPOLEONICO
Sabato 1 aprile ore 16.00
MuSa Jazz (Sapienza Università di Roma)
A journey in Jazz
Duo MuSa Jazz
Simone Di Cataldi, pianoforte
Stefano Matteucci, sax tenore

L’ARA COM’ERA
Continua la promozione speciale per “L’Ara com’era”, in programma al Museo dell’Ara Pacis ogni venerdì dalle 20.15 alle 24 e ogni sabato dalle 20.15 alle 00.45. Si potrà acquistare un biglietto d’ingresso ridotto presentando il biglietto d’ingresso vidimato degli eventi di animazione del weekend nei Musei in Comune (la promozione è valida per il weekend in corso o il successivo salvo disponibilità). “L’Ara com’era è il primo intervento sistematico di valorizzazione in realtà aumentata e virtuale di uno dei più importanti capolavori dell’arte romana, divenuto ancora più immersivo e coinvolgente. Grazie a due nuovi punti d’interesse in Realtà Virtuale, che combinano riprese cinematografiche dal vivo, ricostruzioni in 3D e computer grafica, è possibile immergersi nell’antico Campo Marzio settentrionale e assistere alla prima ricostruzione in realtà virtuale di un sacrificio romano.
NEL WEEK-END L’ARTE SI ANIMA
Musei Capitolini
Piazza del Campidoglio, Roma
aperti ogni sabato dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
Ingresso 1 euro
Piccoli musei a ingresso gratuito
Tutti i week-end di febbraio e marzo fino al 1 aprile in programma eventi e concerti
Info
Facebook @Museiincomuneroma
Twitter @museiincomune
Instagram @Museiincomuneroma
#ArtWeekEnd

FASHION "ROMANTIC TRENCH "

Care Lettrici,

abbiamo pensato di abbinare il trench passepartout della primavera

con il bianco romantico nel vestito e nella borsa, mentre il tocco glamour e grintoso femminile


lo abbiamo riservato ai sandali nude dal tacco alto slanciatissimo. 

Grandi camminate non se ne potranno fare, ma avere un'andatura femminile in occasioni di mattina o di pomeriggio (lavoro, vernissage o riunioni ) sì!






#fashion

28 marzo 2017

FOTOGRAFIA A MILANO "#WITHREFUGEES – FOTOGRAFI PER I RIFUGIATI"

ALLO SPAZIO BIG SANTA MARTA DI MILANO
DAL 30 MARZO AL 1 APRILE
LA MOSTRA
#WITHREFUGEES – FOTOGRAFI PER I RIFUGIATI




Gli scatti di Yuri Catania, Franco Pagetti, Pierre André Podbilesky, Massimo Sestini e Paolo Solari Bozzi a sostegno dellAgenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR).
Vernissage: mercoledì 29 marzo, ore 18.30

Dal 30 marzo al 1 aprile 2017, lo Spazio Big Santa Marta di Milano (via Santa Marta 10) presenta la mostra #WithRefugees – Fotografi per i rifugiati, organizzata dall’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) in collaborazione con il MIA Photo Fair, la fiera internazionale dedicata alla fotografia, che raccoglie 45 scatti di cinque grandi fotografi accomunati dalla loro sensibilità verso la causa dei rifugiati: Yuri Catania e la sua street photography, Franco Pagetti, noto per i suoi reportage di guerra; Pierre André Podbielski e le sue suggestive foto di viaggio; Massimo Sestini, vincitore del World Press Photo del 2015 con il suo Mare Nostrum;

Massimo Sestini Mare Nostrum 2015

Paolo Solari Bozzi e la sua documentazione naturalistica.
Il pubblico potrà acquistare le fotografie e i proventi serviranno per sostenere i programmi di emergenza dell’UNHCR.

Paolo Solari Bozzi Deadvlei Sossusvlei #1 Namibia 2014

“Siamo grati agli organizzatori di MIA Photo Fair e ai fotografi per aver dato vita, insieme a noi, a questo progetto – commenta Carlotta Sami, Portavoce per il Sud Europa dell’UNHCR. Una foto oggi può avere un impatto molto forte nel facilitare una reale comprensione di eventi gravi come la guerra e la fuga forzata di milioni di esseri umani. Pur essendo sotto ai nostri occhi quotidianamente, queste tragedie spesso faticano a conquistare l’attenzione che meriterebbero. Per questo crediamo molto nella fotografia come mezzo per raccontare la attuale crisi dei rifugiati e per incitare tutti a stare dalla loro parte”.
MIA Photo Fair è orgogliosa di sostenere UNHCR in questa iniziativa – afferma Fabio Castelli, direttore della fiera. Dedichiamo con slancio le nostre risorse per la causa dei rifugiati che ci sta molto a cuore. Ringraziamo in particolare gli artisti fotografi che con la loro generosità hanno reso possibile questo evento.

#WITHREFUGEES – FOTOGRAFI PER I RIFUGIATI
Milano, Spazio Big Santa Marta (via Santa Marta 10)
Orari: 10.00 – 19.00
Ingresso libero
Vernissage: mercoledì 29 marzo, ore 18.30

 

27 marzo 2017

ARTE A REGGIO EMILIA "PAOLO MINOLI Opere 1970-2004"


PAOLO MINOLI
Opere 1970-2004

Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia 
1 aprile - 14 maggio 2017 
A cura di Niccolò Bonechi, testo di Riccardo Zelatore 
Inaugurazione: sabato 1 aprile 2017, ore 17.00

 
_Paolo_Minoli,_Tempo_A_e_Tempo_B,_1988,_acrilici_su_tela,_cm__120x160,_foto_Dario_Lasagni_(Copia)-

E' Un progetto che intende rileggere il percorso artistico di Paolo Minoli in senso cronologico, a partire dagli anni '70 e '80, segnati dal dialogo con Bruno Munari, Luigi Veronesi ed altri protagonisti del panorama culturale italiano, sino al 2004, anno della sua scomparsa.
La ricerca artistica di Paolo Minoli, si può collocare nell'esperienza dell'Arte Concreta, sviluppatasi dopo l'Informale.

Paolo Minoli

In mostra, una quindicina di dipinti ad acrilico su tela o su tavola, alcuni dei quali di grandi dimensioni, unitamente ad alcune carte e sculture, a volte nate come studi preparatori per installazioni monumentali. 
La personale sarà visitabile fino al 14 maggio 2017, da martedì a domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, chiuso il lunedì e il giorno di Pasqua, aperto Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio. Ingresso libero. Catalogo Edizioni Bertani, 2017, con testi di Niccolò Bonechi e Riccardo Zelatore. Per informazioni: tel. 0522 435765, www.bonioniarte.it, info@bonioniarte.it

ARTE A TORINO "RIFLESSIONE SUL COLORE. Attività sull'Emozione dei COLORI nell'arte. Prossimo appuntamento martedì 28 marzo. "





Riflessione sul COLORE
Programma di attività per il pubblico a cura del Dipartimento Educazione GAM
con la collaborazione della CRUZ–DIEZ ART FOUNDATION

Carlos Cruz-Diez, Chromosaturation Allestimento GAM. Photo Giorgio Perottino

                                

In occasione della mostra L’emozione dei COLORI nell’arte, per la prima volta la Cruz-Diez Art Foundation inaugura una collaborazione in ambito formativo con un museo italiano, con un programma di attività per il pubblico ideato dal Dipartimento Educazione della GAM di Torino. L’obiettivo è quello di far scoprire le grandi ambientazioni dell’artista franco-venezuelano Carlos Cruz-Diez, comunicando lo spirito di sperimentazione, essenza stessa della sua ricerca partecipativa, che permette ai visitatori di tutte le età d’immergersi completamente in una realtà cromatica inconsueta e intensificando poi, con laboratori e workshop, percezioni sensoriali, creatività e riflessioni sull’esperienza.
Immersione Cromatica / Chromatic immersion 
Martedì 28 marzo 2017 ore 16.00
(prenotabile anche in altre date) 
Workshop formativo con la collaborazione dello psicologo e psicoterapeuta
Giovanni Castaldi, docente dell’Accademia Albertina di Torino
(è previsto attestato di partecipazione per insegnanti e studenti).
Carlos Cruz-Diez, isolando in spazi definiti i fenomeni legati alla percezione dei colori, fa vivere ai visitatori della mostra situazioni cromatiche “pure”, immersioni avvolgenti e partecipazioni organiche ai colori-luce. Il Workshop propone, oltre una serie di azioni nelle ambientazioni Chromosaturation, create da Cruz-Diez, un’analisi dialogica di comportamenti fisici, spostamenti, decisioni e percezioni soggettive. Stimoleremo la riflessione sulle esperienze cromatiche vissute: le reazioni saranno diverse, ma tutte appariranno slegate da condizionamenti culturali. Il percorso guidato in mostra sarà preceduto dalla scelta di materiali diversi, rigorosamente bianchi, da utilizzare durante le azioni nelle stanze di Chromosaturation per produrre avvenimenti nello spazio d’immersione nella luce-colore blu, rossa e verde. Il focus group di restituzione dell’esperienza si svolgerà con la collaborazione dello psicologo Giovanni Castaldi, che aiuterà i partecipanti a esprimere le emozioni suscitate dall’immersione nei colori. Saranno anche presentati i Kit pedagogici della Cruz-Diez Art Foundation e proposte attività creative per potenziare la sensibilità cromatica.
Tariffa: ingresso e attività gratuiti martedì 28 marzo. Su prenotazione (in altre date tariffa secondo regolamento).

I lunedì a COLORI
Laboratori per scuole e centri estivi
Programma di laboratori per le scuole con sperimentazione di alcuni kit pedagogici della Cruz-Diez Art Foundation utilizzati per indagare aspetti dei colori quali la saturazione, la frammentazione, la sinestesia e le interferenze cromatiche. Ai ragazzi verrà proposta un’esperienza coinvolgente d’interazione con l’opera Chromosaturation di  Carlos Cruz-Diez, formata da spazi tridimensionali in cui immergersi completamente per vivere la fascinazione del blu, del rosso e del verde. In laboratorio i Kit pedagogici messi a disposizione dalla Cruz-Diez Art Foundation costituiranno gli strumenti con cui sperimentare il rapporto luce – colore e con i quali sarà possibile anche costruire cromo-diapositive.
A conclusione dell’anno scolastico I lunedì a COLORI saranno rivolti ai centri estivi.
Tariffa: ingresso mostra gratuito                  
Attività: 100  euro a classe                                 
Su prenotazione
Nati per l’emozione. Esperienza tra luce e colore
Proposte per gli adulti
Mercoledì 17 maggio ore 16.30
Mercoledì 14 giugno ore 16.30
L’attività rivolta al pubblico adulto prevede un percorso tematico negli spazi della mostra, a cui segue uno specifico approfondimento sulla figura e la ricerca dell’artista Carlos Cruz-Diez. I partecipanti sperimenteranno l’immersione nel colore grazie alla suggestiva ambientazione Chromosaturation e, inoltre, negli spazi del Dipartimento Educazione potranno provare i kit pedagogici elaborati dalla Cruz-Diez Art Foundation confrontando tra loro sensazioni e emozioni.
Tariffa: ingresso mostra secondo regolamento       Attività: 7 euro a partecipante     
Su prenotazione
Colori_amo
Attività per disabili
Nuova proposta dedicata al pubblico con disabilità che comprende la visita alla mostra, centrata in particolare su artisti contemporanei, soffermandosi sull’opera di Carlos Cruz-Diez, che gioca con la luce e lo spazio creando Chromosaturation: originali stanze in cui immergersi nel colore. In laboratorio, su supporti trasparenti di diverse dimensioni e componibili in varie forme, i partecipanti potranno esprimere attraverso segni colorati le proprie emozioni e i propri gusti personali.
Tariffa: ingresso mostra secondo regolamento         
Attività: 25 euro a gruppo
Su prenotazione
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Dipartimento Educazione GAM  
via Magenta, 31 - Torino
Da lunedì a venerdì, orario 9-13 e 14-16
tel. 011 4436999    fax 011 4429503
La prenotazione delle attività è obbligatoria, può essere effettuata di persona o telefonicamente.
Per ulteriori informazioni consultare il sito:



LIBRI "AUGUSTO VANARELLI PITTORE SCULTORE E ARREDATORE"

 

 
L’arte di Augusto Vanarelli raccontata attraverso gli occhi di sua figlia.

“Augusto Vanarelli pittore scultore arredatore”

a cura di Ester Coen.


Attraverso un centinaio di immagini, il libro, autrice la figlia Maria Cristina, descrive il percorso artistico del padre Augusto Vanarelli (1913-1980): dalle tele degli anni '30, alle sculture in acciaio degli anni '60 e, a seguire, le Serie: Dipinti Ripetibili del 1969, Eros design del 1972, i Multipli per l'arredamento del 1973, fino ai Geometrici filtrati del 1975, ultima produzione caratterizzata da forme geometriche riproducibili e colore filtrato.
Nel volume è in risalto l'eclettismo dell'artista che affronta diverse forme espressive con la stessa intensa dedizione: pittura, scultura, design.

Vanarelli-56.-Scalinata-per-le-banchine.jpg

Metalli, resine, colori riflessi o filtrati, di cui l'artista fa uso fin dagli anni '50, sono utilizzati anche nei lavori di architettura di interni, in parte pubblicati nella monografia.
Sono contenute nel libro anche alcune opere vincitrici di vari Concorsi Nazionali, tra cui “Farfalla” del 1972,
Farfalla Augusto Vanarelli: Roma 1913-1980
Acciaio inox, cm 202x260x91; base cm 10x200x100

scultura in acciaio inox collocata  nel “Giardino dei profumi e degli aromi” della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

#libri
#augustovanarelli 

LIBRI "NOVITA' SELLERIO"








Antonio Manzini 'La giostra dei criceti' La memoria   336 pagine   14 euro   e-book 9,99 euro
«Siamo carne da cannone, aveva detto René. Era vero. Carne da cannone. Gente che muore senza un senso, senza un’utilità. Che ha vissuto senza sapere, e senza sapere se ne va».
Quattro malavitosi della più squallida periferia romana fanno una rapina che finisce nei disegni complessi della criminalità che conta. Parallelamente un’organizzazione di altissimi funzionari dello Stato ordisce un folle piano «Anno Zero» per eliminare il problema delle pensioni. Sono i due ingranaggi, irrazionali quanto brutali nella loro efficienza, che muovono la giostra dei poveri idioti di vari livelli – dal piccolo criminale al boss camorrista, dall’inquietante generale all’alto burocrate, dall’impiegato dell’Inps che si sente un giustiziere alla fantastica ragazza innamorata –, tutti in lotta contro il loro destino insensato.
Tragico e comico, noir che si scioglie in limpida e commovente poesia, thriller che offre lo spaccato di una società senza cuore, questo è il secondo dei molti romanzi pubblicati da Antonio Manzini. Con La giostra dei criceti siamo all’origine del suo avvincente modo di intrecciare storie; della sua prosa priva di ornamenti ma sorprendentemente musicale; soprattutto di quel pessimismo senza illusioni e di profondo amore che caratterizza il Rocco Schiavone dei romanzi successivi.

Dominique Manotti 'Le mani su Parigi' La memoria   248 pagine   14 euro   e-book 9,99 euro
Francia, 1985. Quinto anno di presidenza di François Mitterrand e sesto della sporca guerra tra Iran e Iraq. Sulle montagne della Turchia precipita un aereo pieno come un uovo di missili francesi destinati clandestinamente all’Iran, paese sotto embargo internazionale. Chi c’è dietro l’incidente che intralcia uno spericolato e lucroso giro, e soprattutto qual è il messaggio: questo ci si domanda dentro la cosiddetta Cellula dell’Eliseo, il gruppo scelto a metà tra il servizio segreto e l’esercito privato a disposizione del Presidente. Siamo infatti nel pieno di un’altra sporca guerra, quella permanente condotta dagli organismi ufficiali dello Stato contro il corpo separato che protegge Mitterrand e non si capisce quanto lo condizioni. Nulla di irreparabile, in fondo, per chi ha le mani su Parigi, nulla che non si possa aggiustare con un cinico negoziato. Ed in questo è maestro lui, il luciferino Bornand, ufficialmente Consigliere del Presidente, in realtà ragno al centro della tela della Cellula e testa del serpente del complesso militare industriale. Sennonché un incidente, l’omicidio di una prostituta curiosa, si mette di traverso sul suo cammino, che si riempie di cadaveri. Perché l’indagine sulla giovane morta finisce nelle mani dell’agente Noria Ghozali: è piccola, non bella e alle prime armi, ma con lei la vita ha un debito di giustizia.
Dominique Manotti ci svela le trame più oscure che legano la politica alla finanza, e lo fa con intrecci che muovono personaggi psicologicamente vividi e descrivono traffici molto complessi. Nessuno di essi è frutto soltanto della fantasia, ma partono sempre da fatti reali, nascosti nelle pieghe dell’informazione. Ha detto l’autrice: «la storia devi trovarla ma esiste».

Sergio del Molino 'Nell'ora violetta' Il contesto   232 pagine   16 euro   e-book 9,99 euro
Questa è la storia di una guerra, di una guerra perduta ma che andava a ogni costo combattuta. «Come si può sconfiggere un presunto nemico che non viene da nessuna parte? […] Ci troviamo di fronte a un attacco contro noi stessi. Tutta la nostra forza distruttiva lanciata contro i nostri stessi soldati…». L’immagine di una guerra è forse la più consueta nei resoconti della malattia e della sfida al gran male, eppure il racconto che ne fa Sergio del Molino è diverso da tutto ciò che è stato già visto, sentito e rappresentato in forme a volte stucchevoli o smaccatamente sentimentali. La sua è la voce ardita, poetica e sempre lucida di un’attesa costante, di una transizione molesta, che freme di speranza e paura tra presente e futuro. Un’attesa in continua vibrazione, piena di eventi, sorprese, azioni, gesta coraggiose, a cui il lettore partecipa come se tenesse in mano, nel tempo della lettura, il destino di ognuno.
Con il suo tono più intimo, con l’onestà crudele che deve a sé e alla sua compagna, alle infermiere, alle dottoresse, che chiama «le nostre piccole luci nell’abisso», lo scrittore poco più che trentenne narra un anno di vita assieme alla famiglia e al figlio Pablo, quando al piccolo viene diagnosticato un raro e grave tipo di leucemia. Eppure questo non è un libro sull’agonia, sulla malattia, ma il racconto di una paternità senza complessi e rimpianti, che esplora a fondo il rapporto tra genitori e figli e l’inverosimile sgomento della perdita. Del Molino raffigura la frustrazione e l’angoscia di un padre e di una madre evitando ogni sensazionalismo, e il risultato sono immagini ed emozioni che si schiudono nella memoria, pronte a trascendere il dolore senza mai cercare di sfuggirlo. In un’atmosfera intensa, dal tempo racchiuso, prende forma un contenitore che accoglie tutte le parole necessarie a descrivere una condizione al limite dell’esperienza, in cui i luoghi comuni suonano come insulti. E queste parole, alla fine, sono testimonianza e romanzo di una storia

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