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31 agosto 2016

ARTE IN BLOG : 2 SETTEMBRE A VENEZIA PERIPHERIES. THE WALL OF DEMOCRACY



L'Associazione Culturale RO.SA.M.presenta in occasione della XV Biennale di Architettura


PERIPHERIES - THE WALL OF DEMOCRACY


mostra  di Paolo Tait






Centro Culturale Artigianelli Don OrioneZattere, Venezia2/30 settembre 2016



Peripheries – The Wall of Democracy di Paolo Tait, a cura di Roberta Semeraro, è promossa dall’Associazione Culturale RO.SA.M. in occasione della XV Biennale di Architettura.

Paolo Tait

Lungo il Chiostro della Visitazione è allestito il Bestiario opere su carta realizzate a china e grafite (1992/2004) e nella Sala Tiziano l’opera inedita The Wall of Democracy un enorme smalto su rame che vuole sfondare i muri dell'incomunicabilità e affermareil diritto dell’individuo di esistere e di essere riconosciuto. 
La mostra comprende inoltre opere dedicate ai paesaggi e al tema della crocefissione oltre ai “tavoli a struttura anti design”, così definiti dall’artista.


Paolo Tait, nato a Mezzolombardo (TN) nel 1952, partecipa sin dai primi anni Settanta a rassegne personali e collettive e realizza importanti opere per istituzioni pubbliche e private, le più significative delle quali sono visibili presso il Comune di Mezzolombardo, l'Università deli Studi di Trento, l'Ospedale Armanni di Arco, gli Istituti Ospedalieri di Rovereto. Nel 1991 il Museo MART di Rovereto accoglie la donazione di un intero ciclo di sue opere grafiche. Dopo la personale del 1999 nella Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, partecipa al MIART ed espone a Venezia, dove partecipa alla Biennale 2011 di Vittorio Sgarbi, e ad Hannover. Le sue opere sono presenti in gallerie d'arte, collezioni private e pubbliche in Italia e all'estero. Nel 2014 è stato ospite di uno dei più importanti musei della Romania, il Museo Taranlului Roman di Bucarest con la mostra personale “Arhefanii”.


PERIPHERIES - THE WALL OF DEMOCRACY
mostra personale di Paolo Tait
2/30 settembre 2016
apertura da martedì a domenica
dalle ore 10:00 alle 18:00
ingresso libero
info: rosam.it





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#venezia
#biennalearchitettura
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#arte
#mycultureinblog

RESTAURO IN BLOG LE FATICHE DI ERCOLE A PALAZZO VENEZIA




POLO MUSEALE DEL LAZIO – FONDAZIONE SILVANO TOTI
ROMA, MUSEO DEL PALAZZO DI VENEZIA

SALA DELLE FATICHE DI ERCOLE

Apertura straordinaria del cantiere

di restauro del soffitto ligneo e del fregio dipinto

Sabato 3 settembre 2016, dalle ore 10.00 alle 13.00

Sabato 3 settembre 2016, dalle ore 10.00 alle 13.00 sarà possibile visitare il cantiere di restauro della Sala delle Fatiche di Ercole, all’interno del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma.
Una visita eccezionale, che permetterà di accedere, grazie ai ponteggi, alla visione da vicino del soffitto ligneo e del fregio dipinto che decorano una delle sale più interessanti di Palazzo Venezia.
Il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Silvano Toti attraverso una donazione liberale ed ha la direzione scientifica del Polo Museale del Lazio, istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Un progetto estremamente importante perché rappresenta uno dei primi veri e propri restauri scientifici a Palazzo Venezia.
La Sala delle Fatiche di Ercole è collocata al piano nobile dell’edificio; era ufficialmente destinata alla custodia dei paramenti sacri del Pontefice e perciò detta anche Sala dei Paramenti. Il nome odierno si deve al fregio a fresco che decora la parte alta delle sue pareti e che illustra alcune delle dodici mitiche fatiche, vale a dire Ercole e il leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione, Ercole e Gerione, Ercole e il drago Ladone, Ercole e la cerva di Cerinea, Ercole e gli uccelli di Stinfalo ed infine Ercole e il centauro Nesso.

La Fondazione Silvano Toti porta avanti da anni l’impegno in campo culturale e scientifico operando per la promozione e la salvaguardia del patrimonio culturale, artistico ed ambientale di tutte le civiltà e per il progresso nel campo sociale e la tutela dei diritti dell’uomo, con particolare riferimento alle categorie più svantaggiate. 
Il Polo Museale del Lazio, istituito nel 2014 nell’ambito della recente riforma del MIBACT e attivo dal 9 marzo del 2015 con la direzione di Edith Gabrielli, ha il compito di gestire gli oltre quaranta luoghi della cultura statali di Roma e del Lazio .
L’accesso al cantiere è libero e gratuito fino a esaurimento posti.
Le visite potranno essere prenotate dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00 ai seguenti recapiti telefonici: 06/69994284-283-215
Prossime aperture e visite al cantiere:
sabato 17 settembre, ore 10.00 – 13.00
sabato 8 ottobre, ore 10.00 – 13.00


#palazzovenezia
#restauro
#roma
#fondazionesilvanototi

30 agosto 2016

ANTONIO POSSENTI | Altrove e altri luoghi | PROROGATA AL 16 OTTOBRE


Prorogata al 16 ottobre 2016 la mostra
Antonio Possenti
Altrove e altri luoghi
Occasioni e suggestioni dall’Orlando Furioso
Fortezza di Mont’Alfonso, Castelnuovo Garfagnana
presentata dal comune di Castelnuovo Garfagnana in occasione delle
Celebrazioni per il Cinquecentenario della
prima edizione dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto

Antonio Possenti, Arcipelago di Alcina. Isola balena, 2016 ©Foto Ghilardi Lucca 

Il 28 luglio scorso il maestro Possenti ci ha lasciato. Pochi giorni prima, nella Fortezza di Mont’Alfonso, a Castelnuovo Garfagnana, si era inaugurata la sua mostra Altrove e altri luoghi. Occasioni e suggestioni dall’Orlando Furioso, organizzata dal Comune nell’ambito delle Celebrazioni per il Cinquecentenario della prima edizione del capolavoro di Ludovico Ariosto. 

Antonio Possenti, Follia di Orlando 3, 2016 ©Foto Ghilardi Lucca 



Ingresso libero
Sino al 18 settembre: ore 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00, lunedì chiuso
Dal 19 settembre al 16 ottobre: sabato e domenica ore 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00
Su prenotazione per gruppi e scuole, Telefono 0583 417791 o 348 7652387
Dal 19 settembre al 16 ottobre: sabato e domenica ore 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00
Su prenotazione per gruppi e scuole, Telefono 0583 417791 o 348 7652387

Altri post :https://mycultureinblog.blogspot.it/search/label/antonio%20possenti


29 agosto 2016

TEATRO IN BLOG: GLOBE THEATRE | SONETTI D'AMORE da lunedì 29 agosto

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SILVANO TOTI GLOBE THEATRE


Direzione artistica Gigi Proiettilunedì 29 agosto, 5, 19 e 26 settembre ore 21dall’1 al 4 settembre e dall’8 all’11 settembre ore 18


SONETTI D’AMORE
Viaggio tra i più bei versi di William Shakespeare



Ideazione e regia Melania GiglioTraduzione Alfonso Veneroso, Melania GiglioProdotto da Politeama srl



I SONETTI D'AMORE  tornano Al Silvano Toti Globe Theatre con l’ideazione e la regia di Melania Giglio (traduzione di Alfonso Veneroso e Melania Giglio). 
Quattro personaggi daranno voce e corpo ai più bei sonetti shakespeariani: Alfonso Veneroso (William Shakespeare), Melania Giglio (la sua Musa), Sebastian Gimelli (il Conte di Southampton), Francesca Mària (la dark lady). E’ prevista una ricca contaminazione musicale: da Marvin Gaye a Amy Winehouse, da Leonard Cohen ad Alanis Morissette. 

In scena lunedì 29 agosto, lunedì 5, 19 e 26 settembre ore 21 e dall’1 al 4 settembre e dall’8 all’11 settembre ore 18




Evento 

STAGIONE 2016 DEL SILVANO TOTI GLOBE THEATRE  
Dove 

Roma, Largo Aqua Felix (Piazza di Siena), Villa Borghese 

Quando 

23 giugno - 9 ottobre 2016 
ore 21.15 (23 giugno 21 agosto) 
ore 21.00 (26 agosto – 11 settembre)  
ore 21.00 lunedì 29 agosto, lunedì 5-19-26 settembre 
ore 20.45 dal lun al sab, ore 18 dom (16 settembre – 9 ottobre) 

Enti promotori 

Con il contributo tecnico di 
Roma Capitale, Fondazione Silvano Toti 

Dimensione Suono Due 


Organizzazione e comunicazione 

Produzione 

Organizzazione spettacoli 

Zètema Progetto Cultura  


Politeama  srl 

Alessandro Fioroni 

Info 


Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00) www.globetheatreroma.com  

Botteghino e Prevendite 



Biglietti 
Botteghino V.le P. Canonica: tutti i giorni dalle 15 alle 19, nei giorni di spettacolo fino alle 21.15– apertura botteghino dal 18 giugno.  
Info 06 06 08 www.globetheatreroma.com - Prevendite abituali - Circuito www.ticketone.it - call center 892.101 

Platea: posti in piedi intero € 10, ridotto under 25 € 8, ridotto Globecard € 7  
Palco Gold: intero € 28, ridotto € 25,  ridotto Globecard € 23  
Balconate: intero da € 16 a € 25, ridotto da € 13 a € 22, ridotto Globecard da € 12 a € 21 
Balconate a visibilità ridotta: intero € 14, ridotto € 12, ridotto Globe Card € 11 
Sonetti d’amore: repliche pomeridiane da € 5 a € 15; repliche serali da € 5 a € 20 
Diritto di prevendita (applicabile fino a 2 ore prima dello spettacolo) € 1 – € 3 
Tutte le domeniche continua l’iniziativa “i fidanzati di Villa Borghese”. I “fidanzati” di tutte le età avranno diritto a una riduzione sul biglietto di ingresso (escluso posti in piedi). 
Il mercoledì per gli over 65 speciale promozione “biglietto 2x1” (escluso posti in piedi) 1 biglietto intero del settore prescelto + 1 biglietto cortesia a € 5 
Il venerdì per gli under 20 ingresso ridotto 
Con la Globe Card (€ 5 valida stagione 2016, in vendita esclusivamente presso il botteghino del Teatro, nominale e non cedibile): riduzione da € 3 a 4 sul costo del biglietto ordinario.Con la Globe card si può accedere, con ingresso ridotto, ai Musei del Sistema Musei in Comune (www.museiincomuneroma.it) 
Globar 
Il punto ristoro sarà attivo nei giorni di spettacolo dalle 19 alle 01 per il pubblico del Teatro 

La stagione 2016 del Silvano Toti Globe Theatre di Roma - unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti per una geniale intuizione di Gigi Proietti - è promossa da Roma Capitale con la produzione di Politeama srl, organizzazione e comunicazione di Zètema Progetto Cultura. Anche quest’anno nelle sere di spettacolo sarà attivo il Globar. 
                     
Con
ALFONSO VENEROSO -  William Shakespeare
MELANIA GIGLIO - La sua Musa
SEBASTIAN GIMELLI - Il Conte di Southampton
FRANCESCA MÀRIA - La dark lady
Costumi  -  SUSANNA PROIETTI
Disegno Luci  -  UMILE VAINIERI
Progetto fonico  - FRANCO PATIMO

INCONTRI LETTERARI : FEDERICO COLUCCI "IL BATTITO DELLA PENDOLA"


IL BATTITO DELLA PENDOLA

Federico Colucci




Angelo Pontecorboli editore-Firenze

Ediz.Luglio 2016


Pagine 89

Euro 7,80



di Emanuela Dottorini

Federico Colucci è uno scrittore che assorbe i suoi pensieri nella filosofia, sua prima materia di studi e di professione.
Se fosse un artista lo assimilerei a Dalì perché i sogni e il tempo lui li discioglie e li deforma con frasi e dialoghi asciutti come passi affrettati che si susseguono lineari e brevi . 
E’ come se traducesse all’istante i pensieri che gli attraversano la mente e li colorasse con le sue visioni oniriche e per far questo non ci fosse modo di interrompere le frasi con capoversi o inserire punti interrogativi. E’ un atto di ribellione e di libertà da scrittore indisciplinato, una sfida a seguirlo nei dialoghi e nei rapidi spostamenti di tempo e di luogo con personaggi che appaiono e scompaiono, che rinascono dai suoi libri precedenti e di nuovo vengono inghiottiti.
Tutte le ossessioni dell’uomo e del filosofo emergono inesorabili e alla fine conoscere i propri personaggi è conoscere se stessi.



Professor Colucci il battito della pendola scandisce il tempo; ci spiega il suo sentimento del tempo come espresso in questo libro?
Nell'epoca dell'assoluta presenza sia spaziale che temporale solo la scrittura può ritornare a vivere il mistero della lontananza. Il fascino della distanza. L'enigma dell'intervallo quando si è sospesi tra un  già e un non ancora. Scrittura come fluire della fantasia, dei ricordi, delle immagini sovrapposte nella confusione dei ricordi. La scrittura, così, apre percorsi tortuosi, incogniti, pericolosi, inaffidabili che si intraprendono nell'ansia di morte libertà, evanescenti, inesistenti. La penna scava sentieri fatti di insidie, nella polvere della memoria - che sempre ci guida mentre ci illudiamo di andare verso il futuro. Infinite combinazioni del presente. Infinite variazioni del passato. Infinite notti separate da infiniti giorni. Lagune ardenti. Boscaglia notturna su cui la luce del giorno stende un troppo sottile velo di rassicurante  oblio. Solo la scrittura può accompagnare la condizione di spaesamento in cui vive l'uomo contemporaneo. Accompagnare e non contrastare o curare. Attraverso la scrittura ci si può perdere in lidi confusi, non ordinati dallo spazio e dal tempo. Porte che si aprono su quadri il cui legame è costituito soltanto dal movimento dello spettatore come nel percorso di un museo dove le immagini apparentemente esterne si mescolano a quelle interne in un puzzle che ogni istante si compone e si scompone in combinazioni e modi diversi. La scrittura può essere spaesante come la dodecafonia e l'arte astratta. Può essere polisemica rimanendo sempre comunque equivoca. E così la scrittura mostra quella che chiamiamo realtà in tutta la sua equivocità che è poi la libertà fantastica dell'immaginazione dei bambini. Quella che tutti cercano di diluire nella razionalità.

Dopo l’ allusione esplicita a Pirandello, le chiedo: che ne sarà dei suoi personaggi?
Forse i miei personaggi si sperdono poi ritornano nella platea della fantasia e della memoria da cui sono venuti. Forse.

La parte più dolce e poetica è riservata alla musica: che parte ha nella sua vita?
La musica è prima di tutto il ritmo della memoria e della fantasia che poi si trasforma nel ritmo della scrittura. Perché la scrittura prima ancora di essere contenuto è ritmo.

Cosa la lega a Venezia che è il luogo, non luogo, in cui ambienta le sue opere?
Venezia è il non luogo dello spaesamento.

Chi è la donna con cui spesso dialoga nel libro e che critica con gentile asprezza la sua opera ?
La presenza femminile sempre presente nei miei scritti che, secondo quanto ebbe a dire Gioachino Chiarini durante la presentazione di un mio libro, è Diotima, forse è l'autoironia che mi affianca inesorabile quando scrivo.


Lo scrittore vuole prima di tutto essere letto ed è tra le pagine del libro che disvela se stesso.









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